Cinema Asylum blackout (The incident)

Asylum blackout (The incident)

Routine horror di buon livello tecnico e visivo.

Quattro amici per sbarcare il lunario si trovano a fare i cuochi nella mensa di un manicomio. Tutto procede per il verso giusto finchè un blackout non libera dei pazzi omicidi: è l’inizio di una lunga notte dove la posta in gioco è la vita.

Eccoci a noi ancora a parlare di un horror girato da un francese, Asylum Blackout, e coprodotto tra l’altro dall’America e il Belgio. Siamo davanti a un low budget che sfrutta al massimo, grazie all’unica location, e all’atmosfera da survival horror un po’ alla Silent hill (buio assoluto illuminato da una torcia elettrica), quel poco a disposizione grazie alla fantasia visiva e alla evidente bravura tecnica del suo autore. D’altronde stiamo parlando di Alexandre Courtès, un signor nessuno al cinema, che conta questa regia e quella corale della recente commedia brizziana Gli infedeli, ma che ha alle spalle un passato solido nel mondo dei videoclip. Suo il visionario Le vent nous portera dei Noir desir dai toni di favola cupa, ma anche collaborazioni con gli U2, Kylie Minogue, Daft Punk, Jamiroquai, insomma non proprio il primo stronzo che prende la telecamera in mano. Si notano subito in Asylum blackout tutti i limiti di una regia soprattutto visiva che sovrastano la narrazione, ma grazie al ritmo concitato che, soprattutto nella seconda parte, non lascia un minimo di respiro allo spettatore, il divertimento, superficiale quanto si vuole, è assicurato, anche se il pericolo è di anonimato nel panorama horror è all’angolo.

I referenti più evidenti sono due videogame, il folle Manhunt 2 e il recente Batman Arkham Asylum, ma il film si limita a citare più che copiare, a ripetere alcune atmosfere di soffocante claustrofobia piuttosto che andare di carta carbone. Il budget di 500 mila dollari non si sente: la fotografia è ottima, gli attori sono in parte, le esplosioni di violenza sono ben asservite da un reparto make up di ottimo livello. Possiamo ricordare, per fare un po’ i macellai del sano splatter, un naso verosimilmente rotto da un telefono, delle dita tagliate ed altre mangiate, un uomo bruciato vivo su dei fornelli da cucina, senza contare la cura maniacale nell’allestire la sanguinosa scenografia piena di schizzi di sangue, di corpi martoriati che ricorda ancora una volta lo schema di un videogame macabro. Il film purtroppo non riesce però a guadagnare altro che la sufficienza perché troppo pesante la sua mancanza di fantasia a livello narrativo: unico limite, grandissimo, di un horror senza dubbio ben fatto, ma sicuramente dimenticabile e confondibile con cento altri dopo la visione. A questo punto meglio lo zombesco Insanitarium, più originale, certo più sciatto visivamente, ma altrettanto teso e violento. E, cosa non sottovalutabile, di facile reperibilità in Italia.

Asylum blackout (The incident) - VOTO: 2/5

Anno: 2011 - Nazione: Francia, Belgio, USA - Durata: 85 min.
Regia di: Alex Courtes
Scritto da: S. Craig Zahler, Jérôme Fansten
Cast: Dave Legeno - Anna Skellern - Rupert Evans - Kenny Doughty - Richard Brake
Uscita in Italia: - Disponibile in DVD:

 

About Andrea Lanza
Si fanno molte ipotesi sulla sua genesi, tutte comunque deliranti. Quel che è certo è che ama l’horror e vive di horror, anche se molte volte ad affascinarlo sono le produzioni più becere. “Esteta del miserabile cinematografico” si autodefinisce, ma la realtà è che è sensibile a tette e sangue.

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