Editoria Il buio nella bocca – Andrea Biscaro

Il buio nella bocca – Andrea Biscaro

BuionellaboccaSafarà Editore inaugura la nuova collana horror “L’uomo nero” con il romanzo di Andrea Biscaro Il buio nella bocca.

Lunga vita agli zombie! Dopo il successo di World War Z e la quarta stagione di The Walking Dead, l’offerta della “living dead-mania” si è fatta talmente vasta (film, libri, fumetti, videogiochi) che si fa fatica a stargli dietro. In questo variegato universo, l’Italia cerca faticosamente a dire la sua in tema di morti viventi e dopo alcuni tentativi per lo più amatoriali, nati da collettive iniziative sul web (da segnalare l’antologia Italian Zombie – Cronache dalla resistenza, 80144 Edizioni), Safarà Editore ha pubblicato Il buio nella bocca di Andrea Biscaro, un coraggioso romanzo in cui l’horror si mescola sovente con l’erotico più spinto, sullo sfondo del dramma personale di un individuo condannato a sopravvivere (ai suoi affetti più cari) in un mondo in mano a orde di zombie.

BuionellaboccaIl buio nella bocca non è un libro per tutti, ma nemmeno per i soli amanti dell’horror, nonostante un tema così classico come quello dell’apocalisse zombesca, perché l’autore non si limita a cavalcare l’onda, raccontando di assedi, smembramenti, fughe rocambolesche e azzannamenti, ma prova a far viaggiare lontano la mente, senza dare nessun punto di riferimento al lettore che si troverà più volte spiazzato e, magari, costretto a tornare indietro di qualche pagina per capire il susseguirsi delle vicende. Biscaro gioca con un continuo scambio di ruoli, di tempi e luoghi, in cui la realtà si mescola col sogno e dove i morti viventi sono soltanto la concretizzazione dei tormenti del protagonista, talmente risucchiato nel vortice della follia da diventare lui stesso cannibale per conservare le scorte di cibo da utilizzare come merce di scambio con altri gruppi di sopravvissuti. Ogni pagina del romanzo è un’esperienza nuova e scioccante, lo stile dell’autore è spesso estremo, soprattutto nelle certosine descrizioni delle peripezie sessuali del protagonista, ed è straordinaria la capacità di Biscaro di condurre per mano il lettore dentro una storia in cui il confine tra bene e male è talmente sottile da non permetterci di capire chi realmente è l’eroe e chi il nemico.

Gli zombie non sono mai stati così tanto dentro di noi come ne Il buio nella bocca, un romanzo ardito e incosciente, inquietante e affascinante, impreziosito da un finale che spiazza e che dove, ancora una volta, tutto verrà ammantato da un alone di mistero e follia, tanto da spingerci a fermarci per cercare di capire se questa esperienza sia reale o no.

Il buio nella bocca - VOTO: 4/5

Anno: 2013 - Nazione: Italia - Pagine: 176 - Prezzo: € 12,50
Autore: Andrea Biscaro
Edito da: Safarà
Traduttore: -
Data di uscita in Italia: 2013 - Disponibile in eBook: -

About Marcello Gagliani Caputo
Giornalista pubblicista, scrive racconti (Finestra Segreta Vita Segreta), saggi sul cinema di genere, articoli per blog e siti di critica e informazione letterario cinematografica, e trova pure il tempo per scrivere romanzi (Il Sentiero di Rose).

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Comments

Posted On
feb 18, 2014
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Shadaloo

L’ho finito di leggere ieri sera e sinceramente non mi è piaciuto come libro.
Lasciando perdere l’epopea che ho dovuto sopportare per comprare una copia di questo libro che DICONO sia uscito il 18 dicembre 2013 quando in realtà la prima stampa è di gennaio 2014 e in nessuna libreria, né online né fisica, risulta disponibile (e neppure prenotabile), quello che ho letto più che un libro horror mi è sembrata una guida su “come violentare una donna e diventare cannibale per sfizio personale”.
Davvero, io non sono un moralista e neppure mi impressiono facilmente, ma leggere certe cose, per la maggior parte racconti minuziosi di violenze carnali, è stata un’impresa per me, visto anche la precisione maniacale con cui si descrive il tutto senza lasciare nulla all’immaginazione.
Nel mondo è esplosa un epidemia zombie (capirai che novità), e il protagonista pensa bene di imitarli andando a caccia di essere umani (donne per la maggior parte), violentarli e poi farli a pezzi per mangiarseli. Geniale no? In un mondo di cannibali non-morti, ci devono essere anche i cannibali vivi…
In conclusione io questo libro non lo consiglio a nessuno, di lati buoni ha l’ottima scrittura e il fatto che duri poco (170 pagine ma scrivendo 3 frasi a paragrafo si arriva alla fine in un lampo), ma per il resto… Posso capire che questo non sia un libro “adatto a tutti”, ma davvero, un minimo di pudore ci dovrebbe essere, la mia opinione è che chi ha scritto questo libro ha voluto andare sopra le righe di proposito per far parlare e incuriosire i soliti lettori (come me) amanti delle storie a base zombie.
Zombie che tra l’altro in questo libro non sono neppure tanto in mostra, anzi, mi sembrano i terzi incomodi.

Posted On
mar 15, 2014
Posted By
gsdm

Mi è piaciuto molto! Il modo in cui l’autore ha affrontato un tema trattato, ritrattato e abusato è originale, insomma, non è “la solita minestra”. Il protagonista è un personaggio accattivante che ho amato già da pagina 2…
Una caratteristica che davvero mi ha rapita sono stati gli squarci… panoramiche di devastazione e disperazione che mettono alle strette il lettore e quasi lo disarmano davanti alle pagine.. Davvero splendido.
Un altro aspetto che adoro sia nella lettura che nei film è il confondersi degli eventi. L’impastare la narrazione con storie parallele, scene oniriche o ricordi, allucinazioni dà al fruitore l’opportunità di interpretare. Raccontare in questo modo non è da tutti e io l’ho apprezzato davvero tanto… piccola parentesi, dopo 10 anni, allo stesso proposito, ho ancora mille punti di domanda su Mulholland Drive di D. Lynch. E lo amo!
Volevo infine farti i complimenti all’autore per la capacità descrittiva. Tre parole, ma sono quelle giuste, proprio quelle, al posto giusto, che disegnano la scena davanti agli occhi e che fanno scorrere le sensazioni sulla pelle. Il senso di marcio, il senso della violenza, il sesso sporco, il dolore fisico… sono resi in maniera davvero sublime!

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