Category: Exploitation

Raze-DVDIl film di Josh C. Waller è un concentrato di sana e pura violenza. Sangue, sudore, adrenalina, combattimenti mortali. E una grande Zoë Bell contro tutti.

Prendete delle giovani donne, rinchiudetele in delle celle sotterranee e a turno fatele combattere l’una contro l’altra fino alla morte. Chi vince resta in vita. Chi perde muore. A chi si rifiuta di combattere viene uccisa la persona più amata. Questo è il sadico gioco che una coppia di folli coniugi organizza ogni anno per intrattenere un pubblico di ricchi annoiati, in cerca di emozioni forti. Se la trama del film non è una gran novità (Hunger Games meets Battle Royale meets Hostel) lo è certamente il contenuto, con l’esordiente Josh C. Waller che ci mette sul piatto un bel po’ di violenza semplice e gratuita e tanto tanto sangue. 

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wolfcreek2Straordinario seguito di un film culto.

Annoiati dal cosiddetto turismo commerciale della città, i viaggiatori giovani e idealisti Rutger e Katarina desiderano esplorare la “vera” Australia e si mettono in viaggio verso la bellezza ossessionante ma desolata del Parco nazionale di Wolf Creek. Lontani dalla civiltà, i panorami mozzafiato e i vasti spazi aperti celano un pericolo in agguato nell’ombra. Il cacciatore di maiali psicopatico Mick Taylor è l’ultimo uomo che un viaggiatore possa aver voglia di incontrare nell’outback e adesso il suo atteggiamento di irriverenza nei confronti della vita umana si è innalzato a un nuovo livello di sadismo.

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antropophagusIl prolifico Joe D’Amato dirige con Antropophagus (1980) uno dei suoi film più estremi, un cult assoluto dell’horror gore italiano

Fra i più prolifici registi di ogni tempo insieme a Jess Franco, Joe D’Amato (pseudonimo di Aristide Massaccesi) è stato un grande artigiano del nostro cinema: prima di dedicarsi al porno tout-court, ha realizzato negli anni Settanta e Ottanta numerose pellicole che si possono definire – con un termine non proprio elegante – di exploitation, dall’horror puro all’esotico-erotico (spesso unito a elementi orrorifici e a scene hard), con una mescolanza di generi non frequente. Maestro nella fotografia (esordisce infatti come direttore della medesima), dopo l’horror gotico La morte ha sorriso all’assassino (1973), realizza qualche anno dopo una sorta di ideale “trilogia” gore-splatter: Buio omega (1979), Antropophagus (1980) e Rosso sangue (1981), tre film diversi e indipendenti l’uno dall’altro ma accomunati da un inconfondibile gusto per l’estremo e l’eccesso (i primi due in particolare).

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Cabin_Fever_3_2014Cabin Fever 3 guarda al mondo dei fumetti Marvel in chiave deliziosamente horror.

E’ il momento dell’addio al celibato per il giovane Marcus, ma anche il momento di dire addio ai suoi amici d’infanzia. Quale occasione migliore di una vacanza su un’isola deserta a fumare erba e bere birra senza un domani? Peccato che il paradiso terrestre sia anche la base segreta di un equipe medica che studia un virus letale. E’ l’inizio di un contagio che consumerà sia i rapporti tra i personaggi che la loro carne!

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rats notte di terroreBruno Mattei e Claudio Fragasso dirigono Rats – Notte di terrore (1984), un horror d’exploitation che fonde in maniera geniale post-atomico, animali assassini e gore

La coppia Bruno Mattei – Claudio Fragasso, dopo Virus e L’altro inferno, dirige nel 1984 un nuovo horror, Rats – Notte di terrore: completamente diverso dai precedenti, mescola il gore con il post-atomico in una maniera folle e geniale come solo in quegli anni si poteva fare. Rats, più ancora dei due precedenti, è infatti un horror squisitamente eighties. Su imitazione dei modelli americani in stile 1997: Fuga da New York, in Italia avviene il boom del genere post-atomico, cioè quei film d’azione ambientati in un futuro apocalittico su una Terra devastata dalle guerre nucleari (pensiamo ai Nuovi barbari di Castellari, per esempio). Mattei e Fragasso si inseriscono nel filone in maniera del tutto originale, creando una storia fantascientifica contaminata con il genere “animali assassini” e ricca di elementi horror. Come regista è accreditato Vincent Dawn (pseudonimo di Bruno Mattei).

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affiche-L-Autre-enfer-L-Altro-inferno-1981-2Bruno Mattei e Claudio Fragasso dirigono L’altro inferno (1981), un folle e geniale horror che mescola il filone demoniaco con la nunsploitation

È possibile riunire – in un solo film – horror demoniaco, gotico, thriller e nunsploitation? La risposta è sì, se siamo nei gloriosi anni Ottanta e alla regia ci sono Bruno Mattei e Claudio Fragasso. Negli eighties, i due geniali registi realizzarono in coppia – con un sistema che poi vedremo – tre horror (se escludiamo Zombi 3, a cui aggiunsero scene al girato di Fulci): Virus (1980), L’altro inferno (1981) e Rats (1984). Tre horror feroci e divertenti: uno zombie-movie apocalittico il primo, un misto gotico-demoniaco il secondo, un post-atomico orrorifico il terzo. L’altro inferno, fin dal titolo, si pone come una sorta di continuazione dell’Inferno argentiano, mescolando però vari sottogeneri: il risultato è un horror folle (nel senso buono) e visionario oltre ogni limite.

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red-krokodil_coverUn film affascinante, ma appesantito da troppi velleitarismi inutili.

Russia, in un appartamento di una qualsiasi città devastata un uomo, dipendente dalla droga krokodil, rimesta tra allucinazioni e martoriazione della propria carne. Senza mai uscire dalla casa ma viaggiando all’interno di se stesso, vede scontrarsi il desiderio di libertà con i demoni della droga e la scarnificazione effettiva che produce lentamente sul suo corpo.

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virus-vincent-dawn1Dal grande artigiano Bruno Mattei, Virus (1980): uno zombie-movie estremo divenuto un cult in tutto il mondo

 

L’inquadratura apre su una futuristica centrale atomica, partono le musiche martellanti di Bacalov e lo spettatore già gode: sta cominciando Virus (1980), il cult assoluto di Bruno Mattei (che qui si firma come Vincent Dawn), simbolo di un cinema genuino, fatto con pochi mezzi ma dannatamente efficace – proprio quel cinema di cui oggi si sente il bisogno ma che probabilmente non tornerà più, almeno non in quei modi e con artigiani del calibro di Mattei. Tripudio di gore e splatter, azione ed “exploitation”, è uno degli zombi-movie più estremi mai realizzati, che ha fatto e continua a fare la gioia di tutti gli amanti dell’horror, diventando un cult mondiale amato – a quanto sembra – anche da Tarantino.

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locandinaSul modello di Creepshow, la coppia Carpenter-Hooper dirige Body Bags (1993): un piccolo grande cult dell’horror a episodi, fra sangue e ironia

Dopo il celebre Creepshow (1983) di George A. Romero, pellicola diventata un vero e proprio cult, iniziò a diffondersi la moda del “cinema-fumetto” a episodi. Nel 1993, altri due colossi del cinema horror d’oltreoceano, John Carpenter e Tobe Hooper, realizzarono un’operazione simile con Body Bags: ne nacque un film che, pur non avendo la stessa fama del capostipite, è comunque un horror godibilissimo e di ottima fattura.

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fresh meat poster Dalla Nuova Zelanda arriva questa succulenta commedia horror con tanto gore a base di carne umana e cultura Maori

Rina torna a casa dopo il primo semestre presso la scuola per giovani ragazze Maori, è da poco consapevole di essere attratta dalle donne, ma non ne ha ancora parlato a casa. I suoi genitori, Hemi, professore frustrato e Margaret, cuoca di successo della tv locale, la sorprendono confessandole invece di aver iniziato a seguire, durante i mesi della sua lontananza, una particolare dieta a base di carne … umana.

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