Exploitation Hellraiser: Revelations

Hellraiser: Revelations

Capitolo rozzo, povero e, forse, fuori tempo massimo che sarebbe troppo facile stroncare senza pietà.

Nono capitolo della saga barkeriana imbastito dalla Dimension Films solamente per non perdere i diritti di sfruttamento del franchise, in vista del tanto strombazzato remake.

12 giorni e 30.000 dollari. Il buon Garcia, che non è un cagnaccio ma un onesto regista di prodotti direct to video (”Return to the House on Haunted Hills”, “Mirrors 2”) con passato da effettista per Stuart Gordon, ha fatto quello che ha potuto. Quando non sia ha nulla, si deve per forza di cose fare di necessità virtù, e il regista si sforza di rendere interessante una storia che è già morta in partenza, con la coppia di giovani debosciati che durante una vacanza in Messico, regolarmente ripresa con videocamera digitale, si ritrova per le mani la famigerata “configurazione dei lamenti” o “scatola di LeMarchand”. I due scompaiono misteriosamente (?), così ritroviamo le rispettive famiglie a cena a chiedersi le motivazioni di cotanta sparizione. Il film è tutto qua, girato tra due stanze e qualche set che possa in qualche modo rappresentare la dimensione ultraterrena dei cenobiti, con gli effetti speciali di Gary J. Tunnicliffe (che è pure sceneggiatore) a chiudere il cerchio. Non c’è Doug Bradley, a cui pare sia stata inviato lo script solo pochi giorni prima delle riprese, sostituito dal carneade Stephan Smith Collins, pure doppiato, che si impegna ma è inguardabile.

Gli hardcore fans della saga probabilmente odieranno questo filmetto alla follia, visto che in confronto a questa delirante produzione, i film di Rick Bota (regista dei tre capitoli precedenti) sembrano dei blockbusters, mentre gli amanti dei film poveri , zoppicanti, sporchi e bastardi, apprezzeranno il clima da produzione terzomondista che si respira nel film di Garcia, buttato nella fossa dei leoni dai babbei della Dimension che non avevano interesse alcuno nella realizzazione di questo film, a parte il fatto di girarlo in fretta e furia per non vedersi scippati i diritti. Il che ci porta al sottile fascino decadente che questo “Hellraiser: Revelations” emana a più riprese, vero e  proprio “pezzo di cinema” perso in una sorta di “terra di nessuno” produttiva, non voluto, non richiesto, fagocitato dal mercato video e irrimediabilmente sbertucciato da critici, addetti ai lavori e da Clive Barker stesso, che, come noto, da anni ripudia questi “figli della colpa” partoriti dalla pellicola del 1987.

Destino beffardo, visto che Garcia ha voluto e cercato di omaggiare a più non posso proprio il capostipite della saga, con il “corpo cattivo” che si veste con la pelle del ”buono” seminando dubbi e distruzione nel nucleo familiare. Omaggio rozzo, povero e, forse, fuori tempo massimo che ad ogni modo sarebbe troppo facile stroncare senza pietà. Il capitolo peggiore della serie? Sicuramente, ma impossibile non amarlo almeno un poco. Senza esagerare.

Hellraiser:Revelations

Regia: Victor Garcia
Sceneggiatura
: Gary J. Tunnicliffe
Interpreti
: Stephan Collins Smith, Jay Gillespie, Nick Eversman, Steven Brand, Tracy Fairaway, Sanny Van Heteren, Jolene Andersen, Daniel Buran, Adel Marie Ruiz.
Inedito in Italia


About Domenico Burzi

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo!

Altri articoli:

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.

Horror Community

[captain-sign-up text="Partecipa al gioco"]

Focus on

Categorie degli articoli

ebook gratis


    Ai lettori di Horror.it, regaliamo una ghost story inedita di Andrea G. Colombo. Buona lettura!
  • RSS
  • Twitter
  • Facebook
%d blogger cliccano Mi Piace per questo: