Serie TV I fantasmi di Bedlam – ST.1 – EP. 3

I fantasmi di Bedlam – ST.1 – EP. 3

Al giro di boa la miniserie britannica a base di mistero e fantasmi ambientata in un ex manicomio, in onda sul canale satellitare Fox ogni lunedì.

C’è vita al Bedlam Heights. Al terzo tentativo finalmente la miniserie (sei puntata firmate da David Allison, Neil Jones e Chris Parker) trova ritmo e identità. Un episodio non innovativo, il terzo, ma pulito, ben costruito e senza scivoloni nel ridicolo. Per fare un esempio tra tutti: finalmente pare essere cessato lo stalking spettrale 2.0 che aveva funestato l’incipit della storia. Jed il membro adottivo della famiglia Bettany, proprietaria dell’ex manicomio trasformato in centro residenziale, che può comunicare con i morti, non riceve più sms, twitt e mail dall’aldilà. Come ogni medium che si rispetti si affida al caro vecchio terzo occhio.

Una dote che gli è stata trasmessa dalla madre. Internata al Bedlam la donna è morta (o così raccontano Warren Bettany – il proprietario – e la sua cartella clinica) dando alla luce Jed che è stato poi adottato dalla sorella di Warren, alla disperata ricerca di un figlio suo. Un evento che è stato sempre tenuto nascosto per non rivelarne uno ben più grave: i disturbi psicotici (così i medici definiscono il dono di Jed) di cui il ragazzo ha sofferto fin da bambino erano gli stessi che avevano condotto sua madre dietro le mura dell’orribile “Università dei matti”. La morte della donna è dunque ascrivibile alla crudeltà umana e alla follia scientifica del titolare dell’istituto, padre di Warren e nonno di Kate. Ed è la maternità negata il tema centrale di questa puntata, che canonizza il meccanismo che lega il passato del manicomio alle vite dei suoi nuovi residenti. Al chiuso degli appartamenti confortevoli e ipermoderni, ognuno porta una croce e nasconde azioni che ne tormentano anima e coscienza. Le anime dei morti del Bedlam Hospital sono, senza distinzione, ciò che resta dell’energia di uomini e donne vittime di soprusi e violenza. Quando tornano per funestare i vivi scelgono di vendicare chi ha patito la loro stessa pena. La donna internata per aver avuto un figlio fuori dal matrimonio e sottoposta alla lobotomia perseguita la ragazza che ha partorito di nascosto un bimbo non voluto e, credendolo morto, lo ha seppellito vivo. Una creatura tormentata con un passato di ricoveri psichiatrici e un presente di psicofarmaci. Che entra in sintonia con Jed regalandogli la prima love story della serie (finalmente vederlo senza vestiti ha un senso..).

Ma non è solo la sottotrama sentimentale a decollare. Diventa ufficiale anche l’attività investigativa di Ryan e Jed che seguono un doppio binario: da un lato le ricerche sugli spiriti degli ex pazienti, necessarie per capire chi sono, cosa vogliono e come ricondurli all’eterno riposo; dall’altro l’investigazione (che assume toni crime veri e propri) sulla serie di ragazze scomparse nei dintorni dell’ospedale. Iniziate negli anni 80’ e poi bruscamente interrotte sembrano aver avuto un nuovo inizio con la misteriosa dipartita dell’inquilina (e amica di Kate) Zoe. Che il ritorno dei Bettany al Bedlam abbia a che fare con questi misteriosi rapimenti? Beh, questo è scontato quanto il salvataggio della donzella in pericolo di turno entro i titoli di coda e mostra il grosso limite ancora non superato della serie. L’happy end è scolastico e automatico e a tratti con Ryan e Jed affiancati da Molly e Kate sembra di aspettare da un momento all’altro l’arrivo di Scooby e la Mistery Machine. Occorre fare un salto più deciso nei confini del terrifico e del destabilizzante. Altrimenti tanto varrebbe guardare Ghost Whisperer

httpv://www.youtube.com/watch?v=1VrtMcMUMzw

About SelenePascarella
Selene Pascarella è nata a Taranto nel 1977. Si è laureata alla Sapienza di Roma 23 anni dopo, con un tesi dedicata a Mario Bava, Lucio Fulci e i maestri dello spaghetti horror dal titolo "Estetiche di morte nel cinema dell'orrore e del fantastico". Giornalista per professione e per vocazione si occupa di cinema, tv, narrativa di genere e cronaca nera. Nel 2011 ha pubblicato, assieme a Danilo Arona e Giuliano Santoro, il saggio "L'alba degli zombie. Voci dall'apocalisse: il cinema di George Romero" (Gragoyle). Tra il 2012 e il 2013, Maya permettendo, ha curato il format 2.0 DiarioZ_Italia per Multiplayer.it.

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