Serie TV American Horror Story: Asylum. 2×02 – L’esorcismo

American Horror Story: Asylum. 2×02 – L’esorcismo

Bloody Face strikes again.

E in due periodi storici differenti. Prima, facendo una carneficina della povera coppia di neosposi in tour per le case infestate d’America (2012) . Poi, uccidendo una giovane insegnante in un dormitorio (1964). E intanto Kit Walker, accusato di essere lui stesso la reale identità del truce assassino, è ancora rinchiuso tra le gelide mura di Briarcliff. Che sia, dunque, innocente? O c’è qualcuno che tenta di emularlo? O, peggio, non agisce da solo ma in compagnia di altri spietati killer? E infine: perché esiste un altro Bloodyface “contemporaneo”?

Nulla ci è dato sapere, al momento, se non che la salute mentale del povero Kit rischia di essere messa pericolosamente alla prova. La sua come quella della giornalista Lana Banana, finita a Briarcliff un po’ per curiosità, un po’ per sfida, un po’ (come presto realizzerà) per un grave, gravissimo sbaglio. Uno sbaglio che potrebbe risultarle quasi letale. Ma Lana non ha la minima intenzione di rimanere un secondo di più in quello squallido tugurio ed ha già in mente un piano che la porterà fuori, a respirare nuovamente la libertà. Peccato, però, che Briarcliff sia uno di quei posti in cui è facilissimo entrare, ma dal quale è praticamente impossibile uscire, tanto sono spietati e senza scrupoli i suoi “custodi”.

È proprio su di loro che si focalizza principalmente questo secondo episodio di American Horror Story Asylum. Un po’ sottotono rispetto al primo trionfante episodio, L’esorcismo alterna le vicende passate del dr. Arden e di sorella Jude al delicato tentativo (fallimentare) di esorcismo di un giovane potenziale paziente del Briarcliff, probabilmente affetto da disturbo della personalità – o addirittura posseduto da un qualche spirito demoniaco che rischia di infestare ulteriormente le già precarie mura di quel terribile manicomio.

Per quanto la narrazione si muova ancora troppo lentamente per permettere allo spettatore medio di comprendere appieno tutti i retroscena (e questo è certamente un punto a favore della sceneggiatura), la tensione in quel di Briarcliff sembra non voler calare mai: i colpi di scena si susseguono uno dopo l’altro con la spietatezza di un elettroshock e si giunge facilmente alla conclusione che non solo le apparenze ingannano prepotentemente, ma che i “buoni” hanno molti più segreti dei presunti “cattivi”. Al punto che siamo portati a dubitare di tutti gli abitanti del manicomio, nessuno escluso.

About Luna Saracino
Appassionata, maniacale, artisticamente onnivora, anche se l’horror in ogni sua forma e sostanza è entrato a far parte della sua vita fin dalla più tenera età e oggi cinema e letteratura (horror e non solo) più che una passione, forse, sono diventati una vera e propria ragione di vita.

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