Apocalittico The blackout

The blackout

Quello che più dispiace è  la mancanza di un’idea cinematografica degna di nota…

non cento o dieci, ma una, una sola idea che impreziosisca anche per un attimo la visione e non ci faccia desiderare la morte di ogni film, il fastfoward. Durante le festività natalizie una famiglia e una compagnia di amici, intrappolati ai piani alti di un palazzo, lottano per sopravvivere ad un’orda di creature materializzatesi dal nulla dopo un’interruzione di corrente.

Chi se lo sarebbe aspettato, a distanza di quasi trent’anni, che Demoni 2 di Lamberto Bava sarebbe stato il modello per nuovi film del terrore? E pensare che il seguito di Demoni si ispirava a sua volta al Cronenberg degli esordi, quindi non proprio materia originale, e, pur se buono, non raggiungeva mai i grandi risultati del suo predecessore. Eppure si vede che la storia di un palazzo asserragliato da un gruppo di mostri assassini piaceva allora come piace adesso e non c’è niente di più facile, per chi è un po’ pigro d’idee, del saccheggiare materiale già bello che servito (e il plagio della copertina di Feast non è proprio il miglior biglietto da visita). Quindi il giovane esordiente Robert David Sanders si è semplicemente seduto sugli allori asservendo una sceneggiatura che mischia impunemente Bava Jr (col finale del primo Demoni!) e il misconosciuto B movie Syngenor nel look dell’alieno, ma non riuscendo mai a creare quella strana magia del riciclo che molte volte bacia i prodotti di genere. The blackout è senza dubbio un brutto film, mal girato e tremendamente noioso, ridicolo nella gestione delle psicologie dei suoi personaggi, non ravvivato neanche dalle esplosioni di violenza improvvise a causa di effetti speciali troppo rozzi. Ma quello che più dispiace è  la mancanza di un’idea cinematografica degna di nota, non cento o dieci, ma una, una sola idea che impreziosisca anche per un attimo la visione e non ci faccia desiderare la morte di ogni film, il fastfoward. Anche la scena clou del film, l’inseguimento in una tromba d’ascensore, è sciatta e senza la minima idea di suspense con questi attori che potrebbero vivere o morire senza neanche muovere la minima emozione negli spettatori. E’ un peccato perché, anche se le premesse non facevano urlare di speranza ad un capolavoro, ci potevano essere le basi per un onesto prodotto d’intrattenimento, quello che Demoni 2 era e che The blackout non sarà mai se non nei sogni dei suoi autori. Amen.

The Blackout

Regista: Robert David Sanders
Sceneggiatura: Jim Beck
Cast: Barbara Streifel Sanders, Joseph Dunn, Ian Malcolm, Michael Caruso, Caroline Rich, Anthony Tedesco, James Martinez, John Gorman, Alexis Zibolis, Ace Gibson, Horace Martin
Durata: 90 min.

About Andrea Lanza
Si fanno molte ipotesi sulla sua genesi, tutte comunque deliranti. Quel che è certo è che ama l’horror e vive di horror, anche se molte volte ad affascinarlo sono le produzioni più becere. “Esteta del miserabile cinematografico” si autodefinisce, ma la realtà è che è sensibile a tette e sangue.

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