Ci risiamo. Torna la clinica psichiatrica infestata.Ancora non è chiaro se in Italia sarà distribuito con il titolo del precedente Esp-Fenomeni Paranormali o se manterrà la dicitura originaria Grave encounters, fatto sta che a ottobre ci divertiremo nuovamente (?!) con i pazzerelli agli infrarossi portati alla celebrità dai Vicious Brothers l’anno scorso. Come sarà parso chiaro all’attento lettore, stiamo per trattare l’anteprima del secondo capitolo in POV di uno dei fenomeni mediatici della scorsa stagione, ESP-Fenomeni Paranormali, cliccatissimo su You Tube e nel complesso ben accolto anche in sala, e a conti fatti non un film da gettare nel sacco dell’organico.
Il mondo lo ricorda per questo. Il mondo ce l’ha invidiato e ce l’ha portato via per molti anni, ma quando i computer hanno preso il posto della tecnotronica, ecco che il mago artigiano, questo Geppetto moderno è stato messo da parte, lui e la sua poesia.
Un film con un’ottima regia, e una intensa fotografia.XV secolo. Adele è accusata ingiustamente di omicidio e stregoneria e condannata al rogo. Sua figlia maggiore di cui tutti conoscono l’esistenza ma nessuno l’ha mai vista cerca di convincere il conte Humboldt fratello di Franz, a salvare la madre. Il conte accetta ma in cambio Helen deve concedergli le sue beltà. Troppo tardi il conte fa la sua mossa: il figlio Kurt ha dato l’ordine definitivo e Adele finisce sul rogo. La sua seconda figlia Lisabeth, ancora ragazzina è costretta accompagnata da un serva, Grumalda, ad assistere alla morte di sua madre, che avvolta dalle fiamme lancia una maledizione su tutti gli Humboldt predicendo la morte del conte nell’ultimo giorno del secolo e la peste su tutto il villaggio.
Olivier Abbou critica la dittatura politica e mediatica degli Stati Uniti ma finisce per essere dittatore dell’immaginazione del proprio pubblico.Cinque amici sono di ritorno da un matrimonio in Canada negli Stati Uniti. Per evitare la polizia di frontiera decidono di evitare la via principale e passare da una strada secondaria che attraversa il bosco. Non ne usciranno più vivi.


Un mocku a episodi di un certo fascino, ma anche pieno di difetti.Cercare strade nuove nel girare un mockumentary è arduo, ma V/H/S, opera a più mani di alcuni talentuosi giovani registi, cerca di farlo, svirgolando è vero, urlando forte, ma il tentativo è lodevole. Il film si tifà alla gloriosa tradizione dei film ad episodi che fecero grandi, case produttive come l’Amicus, a cavallo tra gli anni 60 e 70, con titoli splendidi al pari de I racconti della cripta o Le cinque chiavi del terrore. Il pretesto per dare il via alla festa di sangue è la caccia ad una rara vhs, commissionata da un non preciso compratore, da parte di un gruppo di sbandati ladri in una fatiscente villa.
Dal regista di Blair Witch Project, un pasticcio prolisso e noioso.Quando la neosposa Molly Reynolds fa ritorno nella casa di famiglia, abbandonata da tempo,paurosi ricordi di un’infanzia da incubo le si radicano nella mente. Presto la donna intraprende un’inesorabile discesa in un abisso che confonde il limite tra psicosi e possessione.
Mentre infuria una battaglia mortale per l’eredità di Jigsaw, un gruppo di sopravvissuti dei giochi dell’Enigmista si riunisce per cercare aiuto dal compagno sopravvissuto Bobby Dagen, esperto in terapie per l’autosostentamento emotivo, un uomo i cui oscuri segreti scateneranno una nuova ondata di terrore.Eccoci finalmente al capitolo conclusivo della saga dell’Enigmista che ci ha tenuti col fiato sospeso, a volte increduli, a volte disgustati, ma comunque sempre pronti a goderci l’ennesima trappola diabolica. Per chi non avesse visto i capitoli precedenti consigliamo una salutare visita in videoteca perché ogni film di questa serie è un tassello basilare per comprendere il disegno finale, senza è quasi impossibile raccapezzarsi.