Cinema STATIC

STATIC

Static-3D-movie-posterThriller soprannaturale noioso e troppo scontato.

Sulla locandina di Static campeggia una tagline che recita: “If you hear them coming, you’re already dead”. Se li senti arrivare, sei già morto. Ineccepibile.
Peccato solo che la tagline più corretta sarebbe stata “if you hear them coming, you’re already bored”. Bored, annoiato, perché è questa la caratteristica principale di questo ennesimo home invasion movie, la noia.

Jonathan e Addie sono genitori in lutto. Il figlio di tre anni è morto affogato e i due vivono una vita vuota fatta d’inerzia e reciprochi attriti che mettono in secondo piano un amore che nonostante tutto persiste. Una notte accolgono in casa la giovane Rachel, spaventata da un gruppo di uomini che la insegue. Quando Jonathan si offre di indagare, la loro vita sarà ulteriormente sconvolta dall’attacco del gruppo mascherato che penetrerà in casa loro con intenti sconosciuti.

static3I film come questo, che trattano la profanazione di quello che si ritiene, anche inconsciamente, il posto sicuro per eccellenza, dovrebbero destabilizzare già solo con l’idea di fondo. Degli sconosciuti in casa propria, con intenti poco amichevoli, è sicuramente uno degli incubi ricorrenti di molte persone. Se poi si aggiunge un background familiare drammatico, una crisi non superata che sfocia in alcolismo e un tocco di soprannaturale, la ricetta parrebbe non avere difetti. Nel caso di Static gli ingredienti sono ottimi ma il risultato finale sa di stantio.

Da non confondersi con lo Static di Romanek del 1986, cult con Amanda Plummer, il film dell’esordiente Todd Levine sembra invece pescare a piene mani da un’altra pellicola, del 2001, diretta da Amenàbar. Nominarla è come svelare il segreto nascosto dietro il plot, ma uno dei problemi maggiori è questo, di nascosto non c’è niente, per cui se anche avete capito immediatamente la citazione non disperate. Lo Static di Levine inizia a fatto compiuto, la prima scena mostra subito che cos’è successo e questo rovina tutta l’esperienza, poiché ciò che sta nel mezzo non è in grado di interessare lo spettatore a tal punto da farlo desiderare di sapere perché è successo. E causa inevitabilmente le due o tre ipotesi che rendono scontata tutta la trama. Se il tentativo era di ingannare lo spettatore, temo sia fallito e forse il regista e sceneggiatore dovrebbe studiarsi meglio le lezioni di Christopher Nolan, che senza ombra di dubbio può insegnare molto.
In questo caso, quel poco di buono presente nel film si riduce ad alcune inquadrature, all’ambientazione e al fondoschiena di Sara Paxton. Sì, non esiste film con la Paxton dove lei non mostri il sedere e per quanto bello sia, le battute a riguardo si sprecano. Ma scrivere che recita con il culo sarebbe davvero troppo puerile.
Gli altri attori scelti da Levine se la cavano e di certo non sono sconosciuti: Milo Ventimiglia (Heroes, Rocky Balboa) e Sarah Shahi (The L World, Life, Bullet to the Head) riescono a rendere bene il dramma e la loro interpretazione, sebbene non da Oscar, è convincente.

1-static-3dCome convincente è l’ambientazione, elemento che la fa da padrone per tutta la durata del film. Una casa grande, con dépendance, piscina e adiacente ad un bosco, completamente in mezzo al nulla e immersa nell’oscurità notturna della campagna americana. Già da sola rende l’atmosfera inquietante e a tratti riesce ad essere accentuata dalle inquadrature di Levine. Una regia piuttosto basilare la sua, in alcuni punti si nota la provenienza dal mondo dei video musicali,  tuttavia,se si escludono le riprese tipiche del Genere che si possono indovinare ad occhi chiusi, il non osare gli permette anche di non fare oscenità.
Static
inizia, procede e finisce in maniera lenta, annoiando, senza mai riuscire a tenere abbastanza alta la tensione che invece dovrebbe provocare. Quale sia la ragione, una regia senza personalità, uno script scialbo e troppo simile a qualcosa di già visto od una realizzazione che non aggiunge nulla di nuovo e che nemmeno copia bene quello che già esiste, ha tutte le carte in regola per essere un’occasione mancata.
Le potenzialità ci sono, speriamo che Levine se ne accorga.

STATIC - VOTO: 2/5

Anno: 2012 - Nazione: USA - Durata: 83 min.
Regia di: Todd Levine
Scritto da: Todd Levine, Gabriel Cowan, John Suits
Cast: Milo Ventimiglia - Sarah Shahi - Sarah Paxton - -
Uscita in Italia: INEDITO - Disponibile in DVD:
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