Cinema La casa 7 – The Horror Show

La casa 7 – The Horror Show

Venduto come il “capitolo apocrifo che i benpensanti non avrebbero mai accettato”, il film si rivela subito uno specchietto per le allodole.

La casa 7 – The Horror Show non ha niente a che vedere con la saga de La casa di Raimi. Venduto come il “capitolo apocrifo che i benpensanti non avrebbero mai accettato”, il film si rivela subito uno specchietto per le allodole. Ha poco a che fare, anche, con la saga di Chi è sepolto in quella casa? di Stephen Miner. Era il lontano 1989 e il regista David Blyth decise di tagliare la corda a metà delle riprese, lasciando l’abominio che stava creando nelle mani di James Isaac, futuro regista di Jason X.

Non ci sono più ne Cobb né Jim e non ci sono ragazzi che vogliono passare un weekend in una casa infestata da zombie. Non ci sono zombie, in effetti, ma soltanto Jenke, un assassino psicopatico che, dopo aver ucciso oltre cento innocenti, viene pubblicamente giustiziato sulla sedia elettrica. L’alto dosaggio energetico, però, gli conferisce l’energia necessaria per abbandonare il piano materiale e diventare, a tutti gli effetti, un’entità demoniaca capace di torturare i familiari di Lucas, il poliziotto che lo aveva arrestato.

In una “redrum” poco definita avviene la decapitazione gratuita di una bambina. Ad un gesto così violento, sadico e brutale, seguono inquadrature sgranate di corpi smembrati, amputati, utilizzati come soprammobili da esposizione. Lo splatter gratuito alla Badtaste conduce subito lo spettatore in uno scenario apocalittico, quasi preannunciando la futura “casa dei mille corpi”, che niente ha a che vedere con la realtà in cui vive. E Jenke è un omone flaccido e viscido che squarta corpi a colpi di mannaia.

Sorta di Jason Vorhees incompreso, l’uomo trova gli espedienti (in)naturali per travalicare la realtà e colpire i suoi avversari anche nel sonno. Sceglie la fornace della cantina di Lucas per nascondersi e da lì, attraverso fiamme voluminose, parlare alle sue vittime. Il richiamo dichiarato a Freddy Kruger si proclama ancora più palesemente quando Jenke inizia a manifestarsi nei sogni del poliziotto e a portarlo ad avere riscontri tangibili delle percosse notturne. Deturpato in volto come Letherface, ma più sfacciato e volgare, il protagonista risulta semplicemente un abile macellaio disgustoso e rivoltante.

Con uno stile di ripresa classico, basato su prevedibili colpi di scena e campi e controcampi ripetuti (e fastidiosi!), una fotografia costantemente annebbiata e dispersiva e i poco innovativi effetti speciali di Howard Berger, Robert Kurtzman, Gregory Nicotero, La casa 7 – The Horror Show si rivela un prodotto molto televisivo che, sfruttando il successo del Brion James della serie televisiva Millennium, lascia l’amaro in bocca ai veri amanti delle saghe di Sam Raimi e di Miner.

La casa 7 - The horror show - VOTO: 1,5/5

Anno: 1989 - Nazione: USA - Durata: 95 min.
Regia di: James Isaac
Scritto da: Alan Smithee, Leslie Bohem
Cast: Brion James - Lance Henriksen - Rita Taggart - Dedee Pfeiffer - David Oliver
Uscita in Italia: - Disponibile in DVD:

About Martina Calcabrini
Ha ereditato l'amore per il cinema horror quando era ancora in fasce. La passione per le creature mostruose, per l'ignoto e per l'oscuro le scorre nelle vene e le permette di affrontare qualsiasi Mostro della notte...

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