Mostri Lake Placid 3

Lake Placid 3

A ben guardare un soggetto come quello di Lake Placid avrebbe avuto ben poca ragione di sopravvivenza dopo che Steve Miner diresse Bill Pullman e Bridget Fonda nel primo, più ambizioso capitolo.

Il nuovo lavoro di guardiacaccia obbliga Nathan (Colin Ferguson) e famiglia a trasferirsi sulle sponde di Lake Placid, tristemente celebre in passato per la presenza nelle sue acque di una letale famiglia di coccodrilli giganti. Nonostante i locali siano convinti che quella minaccia sia un residuo del passato, lo stesso figlio di Nathan, , potrebbe testimoniare il contrario, visto che quotidianamente provvede al loro nutrimento svaligiando il banco carni del locale mall.

Cresciuti a dismisura, i letali rettili smetteranno ben presto di accontentarsi degli spuntini offerti loro da Connor e inizieranno a dare la caccia a prede di carne ben più sostanziose…

A ben guardare, un soggetto come quello di Lake Placid, brutalmente passato di mano in ogni successivo capitolo del franchise secondo una traiettoria decrescente in termini di investimenti e di appeal dei nomi coinvolti, avrebbe avuto ben poca ragione di sopravvivenza dopo che Steve Miner diresse Bill Pullman e Bridget Fonda nel primo, più ambizioso capitolo. Invece, riconsegnato il plot a quella confezione da pellicola brutalmente straight to video, il format dei coccodrilli assassini è riuscito a sopravvivere sia per un primo e piuttosto indecente sequel che per un terzo episodio che, nonostante i piuttosto scontati pronostici, è riuscito almeno in parte a riconsegnare ai nostri vecchi cari rettiloni l’unico motivo per cui abbia ancora senso tenerli in vita: quello di intrattenere allegramente giusto il tempo di un ‘unica proiezione e poi essere bellamente digeriti e dimenticati il tempo di un batter d’occhio. E se questo era l’unica ragion d’essere che legittimasse un ennesimo sequel, non si può certo dire che l’esordiente regista G.E. Furst non abbia colto nel segno: anonimo e assolutamente disinteressato a dare un pur minimo taglio personalizzante al suo lavoro, Furst ha semplicemente riconsegnato lago, uomini e animali a quell’immaginario ottantiano fatto di nudità femminili, coppie di gonzi destinate a brutta fine, ironia nemmeno così velata e la necessaria dose d’azione che sono materia fondante di un certo cinema di genere da cassetta. E come per magia, pur entro i ristretti limite del genere, il film funziona anche in virtù della funzionale idea dello sceneggiatore David Reed di dar vita a due storie parallele che danno quel quid di respiro in più a un soggetto di per sè piuttosto asfittico: una conquistata leggerezza che rende sopportabile addirittura l’orribile CG con cui sono stati ricreati i cari, vecchi coccodrilloni. Brutto ma divertente, Lake Placid 3 ha quell’impagabile dedizione al divertimento squisitamente ottantina per cui, in fin dei conti, ogni nefandezza è concessa se fatta con lo spirito giusto. Da divorare, goderne e dimenticare.

Lake Placid 3

USA, 2010
Regia: G.E. Furst
Sceneggiatura: David Reed
Interpreti: Colin Ferguson, Yancy Butler, Kirsty Mitchell,Kacey Barnfield
Durata: 93 min.
Distribuzione: Sony

About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.

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