Apocalittico Violent Kind (Il bosco dell’orrore)

Violent Kind (Il bosco dell’orrore)

Violent kind è un film che vuole davvero dire tanto, si vede che è fatto con passione, ma è anche vero che Violent kind è anche e soprattutto un film terribilmente povero.

Cody, membro di una violenta gang di motociclisti provenienti dalla California del Nord, si reca con i suoi amici ad un party estremo in un casolare situato nel bel mezzo della Redwood Forest. Ma alla fine della serata, gli eventi prendono una brutta piega quando Michelle l´ex ragazza di Cody, viene ritrovata mentre, ricoperta di sangue, vaga senza meta, urlando e dimenandosi come fosse posseduta da un´entità ultraterrena.

Violent kind è l’esempio più eclatante di come molte volte idee buone non vadano di pari passi con un budget adeguato. I Butcher Brothers (al secolo Mitchell Altieri e Phil Flores) avevano esordito nell’horror con The Hamiltons deludendo un po’ tutti per una regia rozza, una fotografia disastrosa e un colpo di scena notevole, ma sprecato dopo un’ora e passa di noia. Non era andata meglio col loro secondo lavoro, Scherzo letale, remake sui generis del classico slasher April’fool day: ancora più orribile e meno interessante del precendente lavoro. Ed è tutto dire. Con questo Violent Kind (da noi uscito in dvd come Il bosco dell’orrore) non ci aspettavamo nulla, in più alcuni trailer sparsi in rete ci avevano fatto pensare all’ennesimo Funny games dei poveri. Violent kind è sì  alla fine un pò Haneke, ma anche pure trecento cose diverse condensate in un solo film, con questa volta la grazia di una regia decente. In questi anni i Butcher Brothers devono avere studiato chiusi nella loro stanzetta come si gira un film: un tempo loro erano assertori del “non serve un cazzo vedere altri horror, siamo noi l’horror” (e giù di “Oh yeah” e “Batti il cinque”), poi dopo troppi coppini presi dagli amici al bar hanno deciso  di mettersi sotto e studiare un cinema che non fosse solo Butcher Brothers. Già me li vedo: “Ehi c’è un film che si chiama Evil dead!” “Mai sentito” “Mettilo!” “Fico” “Ehi bro’ ce n’è un’altro che si chiama L’invasione degli ultracorpi” “Ultracheeee” “Ultracorcorpi” “E mettilo” “Ganzo!”, e giù di appunti presi durante quelle visioni. Violent kind è un film che vuole davvero dire tanto, si vede che è fatto con passione, questa volta tutto non è girato alla “cazzo di cane”, ma è anche vero che Violent kind è anche e soprattutto un film terribilmente povero, e questa povertà non va pari passo con una sceneggiatura che avrebbe richiesto uno spreco di mezzi più consistente. Pensiamo alla trasformazione della prezzemolina Tiffany Shepis in mostro: non c’è un lavoro di make up, è solo sporca di sangue, non si capisce come faccia senza unghie demoniache a squarciare un viso come una pantera e mordere come uno squalo la giugulare dei malcapitati. Ma è solo un esempio perchè l’idea è quella del far finta di avere un budget illimitato: non si hanno i soldi per far vedere un’astronave aliena e allora si punta sul riflesso delle luci in un cofano d’auto, ma non è la stessa cosa. Peccato perchè questa volta c’eravamo quasi: il film aveva suspense, una storia bizzarra con cambio di genere almeno ogni venti minuti, attori non così  cani e una dose di gore limitato, ma appagante. Raccontare questo film è quasi impossibile: è Evil dead che incontra Gioventù bruciata, è L’invasione degli ultracorpi sotto LSD per un gruppo di bikers stracazzuti, il sogno di ogni fan nerd che divîene realtà con pesonaggi che si chiamano Trixie  e Pussywagon in omaggio a Romero e Tarantino. Bisogna dire che alla fine, se si cerca passare sugli evidenti difetti, Violent kind diverte ed è il primo passo, speriamo, per vedere dei buoni film dei Butcher Brothers. Con questo pseudonimo meriterebbero di fare solo capolavori tamarri!

(Mentre Andrea Lanza scrive questo  Mitchell Altieri e Phil Flores si danno il cinque senza ragione in America).

httpvh://www.youtube.com/watch?v=qf2U38rs1N0

Violent Kind (Il bosco dell’orrore)

Regia:  Butchers Brothers (Mitchell Altieri e Phil Flores)
Interpreti:
Cory Knauf, Taylor Cole, Bret Roberts, Christina McDowell, Tiffany Shepis
Durata:
80 min.
Disponibile in dvd

 

About Andrea Lanza
Si fanno molte ipotesi sulla sua genesi, tutte comunque deliranti. Quel che è certo è che ama l’horror e vive di horror, anche se molte volte ad affascinarlo sono le produzioni più becere. “Esteta del miserabile cinematografico” si autodefinisce, ma la realtà è che è sensibile a tette e sangue.

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