I topoi narrativi di cui si accennava in precedenza sono già ben evidenti e codificati nell’opera che unanimemente viene considerata l’iniziatrice del genere, I VAMPIRI (1957) di Riccardo Freda.
Un’anime splatter in carne e ossa: è questo l’ambizioso progetto della Necrostorm Production e di Emanuele de Santi, braccia e mente dietro all’innovativo action-horror tutto tricolore Adam Chaplin.
Di ben altro spessore invece è l’adattamento sul grande schermo del capolavoro letterario di Richard Matheson I AM LEGEND realizzato da Ubaldo Ragona con il titolo evocativo di L’ULTIMO UOMO SULLA TERRA, tra l’altro oggetto di un recentissimo remake interpretato da Will Smith.
Dopo un periodo di rehab, Melanie (Leah Pipes) fa ritorno alla casa di famiglia in Texas, dove ha intenzione di ricominciare una nuova vita. Ma qualcosa sembra turbare l’esemplare tranquillità di quella cittadina di provincia: una tragedia irrisolta che continua a far sentire la propria eco mortale e sanguinaria.
E’ nato come un gioco divertente, ma dopo che il gioco l’ha vinto le cose si sono fatte dannatamente serie: probabile ultimo erede della variopinta covata Grindhouse, Hobo with a Shotgun di Jason Eisener ha ora tutti i crismi del lungometraggio e il volto livido e segnato di Rutger Hauer. E tutti hanno immediatamente smesso di ridere.
Certo non sarà il migliore dei comeback possibili, ma con The Ward John Carpenter ha battuto quel pur timido colpo che attendevamo da tanto, troppo tempo. E che ci auguriamo essere il primo di una lunga serie, considerato che ha intenzione di tornare immediatamente al lavoro sull’adattamento di un fumetto ancora inedito in Italia.