Un lento e inarrestabile scivolare nella follia che va inevitabilmente a riflettersi nella struttura della pellicola, dallo svolgimento tutt’altro che lineare e sequenziale.
C’è un sentiero, noto come Toad Road, che una leggenda metropolitana vuole conduca lungo i famigerati sette cancelli per l’inferno. E poi c’è un gruppo di amici, con poche inibizioni e un’irresistibile attrazione per le droghe e le forme di auto-coscienza che alcune di esse potrebbero regalare loro. Un mix esplosivo, capace di abbattere il sottile muro che separa la realtà dal sogno e il sogno da altre realtà, decisamente più spaventose e pericolose…