La prima metà è andata. In crescendo, in maniera apocalittica, come doveva andare. Bissando il finale della seconda stagione.
Kirkman e soci hanno finalmente premuto il piede sull’acceleratore regalandoci una puntata che, seppur non priva di sbavature, difficilmente potremo dimenticare. La prigione è finalmente caduta, lo scontro Rick-Governatore ha toccato il punto di non ritorno, abbiamo perso alcuni dei personaggi principali, i protagonisti sono di nuovo per strada, persi tra zombie e paesaggi apocalittici.

Dopo tante puntate, tutto sembra tornare al punto di partenza: Rick vs Il Governatore.
Il Governatore è tornato, d’accordo, ma riservargli un intero episodio è stato un po’ azzardato.
Una puntata in salendo con il coup de théâtre finale da molti atteso (e sperato): è questo, in poche parole, il succo del quinto episodio della quarta stagione di The Walking Dead.
Come il precedente episodio, anche questo terz’ultimo entra nella schiera delle puntate-riempitivo, in attesa dello sperato bagno di sangue finale con cui dovrebbe chiudersi questa terza stagione.



