La copertina potrebbe farvi pensare che c’è un lupo mannaro in Irlanda. D’altra parte i lupi mannari ultimamente sono, assieme agli zombi, tra le figure che più hanno incalzato il successo dei vampiri (e dei loro glitterosi derivati) nel pianeta cinematografico e letterario.
In verità la presenza dell’uomo lupo è in questo libro prevalentemente metaforica. Evocata sotto forma di leggenda (narrata come storia nella storia), la bestiale creatura è utilizzata per rappresentare crudeltà ben più umane, ed intessere una storia di follia, omicidi, passione e dolore che, ispirata ad un fatto di cronaca vera, non mantiene sempre picchi di qualità narrativa ma ha quanto meno la capacità di tenere sempre accesa la curiosità del lettore.