Editoria Tentacle Erotica – Marco Benoît Carbone

Tentacle Erotica – Marco Benoît Carbone

Tentacle_erotica_51430f156febb_220x335L’orrore seduttivo del tentacolo, dagli shunga gapponesi ai miti cybernetici contemporanei. Un saggio da leggere senza pregiudizi, preconcetti, e obiezioni morali.

Tentacle erotica. Orrore, seduzione, immaginari pornografici è il primo volume ad inaugurare la collana Media/Eros della Mimesis. Il saggio, scritto da Marco Benoît Carbone, esplora  con rigore le intime connessioni esistenti tra piacere e paura, arte erotica e pornografia, orrore e seduzione.

Basterebbe citare la quarta di copertina del saggio, frase di Georges Bataille, Tentacle_erotica_51430f156febb_220x335per riassumere in poche battute il senso complessivo del lavoro di Benoît Carbone: “Solo l’orrore del proibito mantiene nell’angoscia della tentazione”.

La censura, il divieto, il fascino orribile del proibito sono quei fuochi che accendono la tentazione. E la tentazione, a sua volta, può diventare ossessione, accendere altri fuochi, più vasti e inarrestabili.

Questa è, se vogliamo, la tesi centrale del saggio di Carbone: il proibito affascina e la censura non fa che rendere ancora più desiderabile quello che viene vietato anche all’arte.

E a questa arte Benoît Carbone si rivolge, mostrandocene gli aspetti più inconsueti, particolari, intriganti e, sì, repellenti. Ed è questa esplorazione che rende il saggio un’opera interessante, da leggere con piacere. Invogliati anche dalla chiarezza espositiva, dono raro in un saggista, dalle innumerevoli note a margine che rendono la lettura agevole anche per i profani e dalle tavole inserite nel testo, prelevate da manga, illustrazioni e opere pittoriche a tema.

Il saggio si sviluppa su tre direttrici: una introduzione che, partendo dagli orrori lovecraftiani, arriva a individuare nello scrittore di Providence una delle muse involontarie del tentacle porn moderno, il cui inizio si può far risalire all’anime Urotsukidoji di Hideki Takayama, nel 1987. Non è questa la sede adatta per spiegare quali furono le costrizioni che spinsero Takayama  ad adottare lo stratagemma del tentacolo quale strumento per permettere ai suoi demoni di riprodursi con le giovani fanciulle della Terra; tuttavia Lovecraft sembra essere stato uno degli autori cui il mangaka si ispirò per la soluzione del suo problema artistico. E lo stesso Takayama, a sua volta, diventerà progenitore di una cultura nuova che vedrà autori diversi, tanto giapponesi quanto occidentali, confrontarsi con il tentacolo e le sue mostruose derivazioni, dall’Alien di Scott alle creature multiformi di Cronenberg.  In un ciclo continuo di scambio culturale conscio o inconscio che non fa che alimentare nuovi miti, partendo da quelli antichi.

Il secondo punto saggiato da Benoît Carbone mira proprio a chiarire quale può essere indicato come primo contributo alla tentacle erotica e alle sue derivazioni, facendo risalire tutto a una stampa erotica giapponese, o shunga, di Katsushika Hokusai intitolata Polpi e pescatrice di perle e datata 1814. Anche in questo caso, il dibattito tra senso estetico e funzione catartica dell’opera citata e delle successive produzioni, che l’autore esamina con precisione nel corso del capitolo, lo lasciamo scoprire al lettore. Secondo l’autore, tuttavia, non dovrebbe esistere un discrimine tra dipinto erotico, dalla semplice funzione estetica, e dipinto pornografico poiché, in fin dei conti, ciascun occhio può vedere uno stesso oggetto attribuendogli diversi significati, e utilità.

Nel terzo capitolo, infine, l’autore cuce assieme i due punti già trattati in un’unica, moderna, contemporanea visione d’insieme che trasforma la tentacle erotica in una pratica artistica ascrivibile alle nuove subculture che popolano città tanto orientali quanto occidentali, e che sono rese apolidi dal web.

La conclusione torna a focalizzarsi sull’animale, chiave da cui è partita la disquisizione. Sul perché la bestia abbia sempre suscitato, dal momento in cui l’uomo ha iniziato a uscire fuori dall’ambiente naturale, un tale, inconfessabile, fascino su artisti e semplici voyeur. E non si tratta più solo di miti, yokai e demoni giapponesi. Perché i racconti del mito occidentale hanno, anch’essi, il loro serraglio di mostri marini che posseggono esseri umani, donne trasformate in creature tentacolari, dei proteiformi. In un unico, grande, filone collettivo e culturale che sembra far parte della placenta  stessa dell’umanità.

Non si tratta propriamente di un saggio “horror”, non soltanto, ma Tentacle Erotica si pone come uno strumento di lettura di sicuro interesse per chi non ha timore di confrontarsi con la propria curiosità.

Tentacle Erotica. Orrore, seduzione, immaginari pornografici - VOTO: 4/5

Anno: 2013 - Nazione: Italia - Pagine: 122 - Prezzo: € 12,00 €
Autore: Marco Benoit Carbone
Edito da: Mimesis
Traduttore:
Data di uscita in Italia: - Disponibile in eBook: no

About Federica Leonardi
Irretita alla tenera età di 12 anni dai "Racconti" di E. A. Poe, si è lasciata sedurre dalla letteratura di genere. Sposata e con gatta a carico, scrive racconti e qualche romanzo di prova; legge un po' di tutto, anche se ha una certa predilezione per il noir e gli horror vecchiotti dalle atmosfere gotiche e le sfumature lovecraftiane. I finali "E vissero tutti felici e contenti" sono la sua nemesi.

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