Sappiamo ancora pochissimo ma l’attesa sale. Iniziate a maggio le riprese del terzo ed ultimo episodio della trilogia horror più devastante degli ultimi anni.
Tom Six è un folle, perchè solo a un folle poteva venire in mente di mettere in scena qualcosa come i primi due episodi della saga di Human Centipede. E se il primo film, già parecchio forte, aveva sconvolto, il secondo è un inno al fast and furious, al premere sull’acceleratore dell’ultraviolenza e del cattivo/ottimo gusto.
In molti hanno criticato Six, tacciandolo di uno che vuole vincere facile giocando al rialzo e forse, siddetta critica, non è proprio così azzardata. Però, a sua difesa, va detto che con Human Centipede ci si diverte, si gioca a fare i sadici sorridendo per l’eccesso fuori ogni misura e si ama il Cinema europeo (anglo-olandese nello specifico) per come riesca a uscire da logiche di compromesso molto più che altrove. E allora viva Six, le sue perversioni, il suo metacinema da voltastomaco e i culi che ti cagano in bocca. E poi i personaggi. Martin (Laurence R.Harvey), freak e nerd, erotomane subumano senza limiti alla perversione, braccio dello spietato e geniale Dr Heiter (Dieter Laser), qui riuniti in un ensemblement di schizoanatomia al rialzo. E Tom Six, proprio lui, voyerista da cammeo sul finale, nella parte di se stesso e infine, udite udite, altra gag strampalata, con la partecipazione di Eric Roberts (già candidato all’Oscar negli anni Ottanta e fratello di Julia) a saziare la mania del regista di avere almeno una super star nel cast. Del plot si sa pochissimo ma a quanto pare in un futuro prossimo come condanna ai carcerati più biricchini verrà sottoposta la pratica del centipede umano con cinquecento deretani e altrettante bocche chirurgicamente in sintonia ravvicinata per la gioia delle nostre perverse ed estreme pupille. Nel cast anche la porno star Bree Olson. Prodotto dalla etichetta indie del regista, la Six Entertainment e distribuito da IFC Films. Che il delirio abbia inizio. Ci sarà da divertirsi.
Appassionato d'horror da tempi recenti ma affascinato dalla paura da sempre. Ama in particolar modo il cinema europeo ed extra hollywoodiano in genere. Sogna una carriera come critico cinematografico e nel frattempo si diletta tra letture specifiche e visioni trasversali. Lavora a stretto contatto con la follia o forse è la follia a lavorare su di lui. Se fosse un regista sarebbe Winding Refn, uno scrittore Philip Roth, un animale una tartaruga. Ha pronto uno script per un corto ma non lo ha mai fatto leggere. Citazione preferita: "La dittatura è dentro di te" Manuel Agnelli.
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