Cinema HellRaiser IV: BloodLine

HellRaiser IV: BloodLine

Prequel e allo stesso tempo sequel, il quarto capitolo della saga di Hellraiser, BloodLine, segna l’esordio e la fine della carriera da regista del mago degli effetti speciali Kevin Yagher.

2127, Paul Merchant, all’interno della stazione spaziale di cui ha curato il progetto di costruzione, sta usando un robot per maneggiare attraverso di esso la scatola di Lemarchand. Un gruppo di poliziotti fa irruzione nella stazione e lo prende in custodia, interrompendo il suo esperimento e lasciando aperto il passaggio verso l’inferno dei cenobiti.

Paul, per convincere l’agente Rimmel a liberarlo per portare a termine il suo esperimento, le racconta la storia della sua famiglia. Scopriamo così che la scatola è stata costruita da un suo avo nel XVIII secolo, commissionatagli da un ricco nobile studioso di magia nera. Quando scopre i poteri della scatola che ha costruito, cerca di riprenderla a costo della sua stessa vita, non prima però di aver iniziato il progetto per una nuova scatola in grado di distruggere la prima. Inizia così la maledizione della famiglia Lemarchand che finirà solo quando uno dei discendenti riuscirà a portare a termine il progetto per la seconda scatola. Gli stessi supplizianti, capeggiati da Angelique, un cenobita richiamato dalla magia nera sulla terra, faranno in modo che il progetto venga completato perché convinti che sarà in grado di tenere aperte per sempre le porte del loro inferno sul nostro pianeta.

Forse anche a causa dell’inesperienza di Yagher, ma soprattutto a causa dei numerosi tagli e cambiamenti che la pellicola ha subito da parte dei produttori, Bloodline non può certo dirsi uno dei capitoli più riusciti della saga, al punto che il regista, non riconoscendo nell’opera conclusa e pronta per le sale cinematografiche il suo progetto iniziale, scelse di firmare la regia con lo pseudonimo di Alan Smithee. L’attenzione dello spettatore oscilla continuamente tra momenti lenti e scene altamente suggestive in cui vengono abbozzati temi interessanti come l’illusione, culminante nell’ologramma del protagonista che attraverso di esso riesce ad ingannare Pinhead e nella scena finale in cui viene finalmente rivelata la seconda scatola, ancora una volta celata ai cenobiti con l’inganno.

L’occhio di Yagher attento agli effetti speciali, abituato perché già responsabile degli FX per Nightmare on Elm Street, Tales From the Crypt e molti altri titoli, si riconosce nelle scene sanguinolente che non deludono e nei bellissimi trucchi dei vari supplizianti, sia per il personaggio di Angelique che per quello dei gemelli cenobiti forzatamente diventati siamesi. In questo capitolo sono però stati anche ampiamente usati effetti di computer grafica che, forse scusati dalla tecnologia di quegli anni, lasciano alquanto a desiderare e che in molte scene risultano superflui e troppo finti.

Hellraiser – Bloodline, uscito nel 1996, fu stroncato dalla critica e fu l’ultimo film della saga ad avere una distribuzione cinematografica. Per tutti i fan della saga è certamente un titolo da vedere, ma più a scopo informativo che a scopo di intrattenimento, salvato dagli effetti speciali e da alcuni monologhi di Pinhead che risvegliano l’attenzione e la curiosità dello spettatore.

Hellraiser: BloodLine - VOTO: 2/5

Anno: 1996 - Nazione: USA - Durata: 85 min.
Regia di: Kevin Yagher
Scritto da: Peter Atkins
Cast: Bruce Ramsay - Valentina Vargas - Doug Bradley - -
Uscita in Italia: 1998 - Disponibile in DVD:
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