E’ prevista per oggi, 31 gennaio, la nuova interessante uscita targata Peter Straub.
L’autore, già noto per le sue collaborazioni con Stephen King ne “Il Talismano” e “La casa del buio”, nonché vincitore del Bram Stoker Award con “Lost Boy Lost Girl” e “In the Night Room”.
“Nel cuore oscuro del male”, edito da Edizioni Anordest, è un romanzo breve che affronta la mai troppo scandagliata tematica della natura del male. Keith Harward è il giovane protagonista, un ragazzetto naturalmente incline a farsi attrarre dalla violenza, dalla morte e dalla perversione. Keith viene supportato in queste sue propensioni dall’affascinante zio Till, impunito serial killer di giovani donne. Il rapporto inquietante tra maestro e allievo diventa il perno di una storia che promette di essere conturbante e geniale allo stesso tempo. E mentre immaginiamo che voi siate già a leccarvi i baffi, noi ci mettiamo al lavoro per prepararvi una recensione in anteprima.
La cover del nuovo romanzo di Straub
Una menzione particolare va anche alla casa editrice: con un catalogo variegato e interessante, nonché con la collana CRIMINAL BRAIN, che include titoli interamente dedicati al thriller e all’horror, la Anordest si propone come realtà italiana capace di dar voce a molteplici voci narrative e saggistiche. I titoli a noi più affini meritano certamente uno sguardo.
L’autore
PETER STRAUB (Milwauke, 2 marzo 1943) è autore bestsellers di diciassette romanzi tradotti in oltre venti lingue tra cui ricordiamo lo splendido Ghost Story e Il Talismano scritto in collaborazione con Stephen King, e ha al suo attivo una produzione sia di genere fantastico che horror. Nel 2006 ha ricevuto l’Horror Writers Associations Lifetime Achievement Award. Vive con sua moglie a New York.
Il suo sito web (in inglese): http://www.peterstraub.net
Simona da piccola aveva paura dei vampiri, oggi non ne può più fare a meno, a costo di incappare in libri e film di discutibile qualità. Artisticamente onnivora, è attratta da tutto ciò che è strano, oscuro e singolare. Divora pagine in gran quantità, scrive, fotografa, crea e dà molto credito a tutto quello che le passa per la testa. Ma l’unico che l’ascolta è il suo gigantesco gatto nero.
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