La vicenda è tutta incentrata sulla foresta di Aokigahara o Sea of Trees.
Dire che i suoi ultimi progetti horror non siano stati all’altezza di un passato dall’innegabile valore sarebbe quasi un eufemismo, ma per Hideo Nakata (Ring, Ring 2, Dark Water) potrebbe essere arrivato il momento della riscossa, con l’adattamento di una graphic novel yankee dalle indubbie potenzialità…
Suicide Forest è la prima di una serie di quattro graphic novel scritte dallo spagnolo El Torres e pubblicate dalla IDW Publishing – publisher, tra l’altro, di 30 Days of Night – : a cavallo tra thriller e horror, la vicenda è tutta incentrata sulla foresta di Aokigahara o Sea of Trees, sterminata foresta alle porte di Tokio resa tristemente celebre dall’altissimo numero di suicidi di cui annualmente è testimone, tanto da essere ribattezzata dalla cronaca nera internazionale la foresta dei suicidi. Naturalmente le leggende intorno a un luogo dal tale potere evocativo si sprecano, su tutte quella secondo cui gli spiriti degli sventurati non possano più abbandonare quei luoghi. E’ proprio questo lo spunto narrativo da cui Torres ha sviluppato il proprio lavoro, che vedrà un americano a Tokio costretto a cercare l’aiuto di un esperta guardia forestale di Aokigahara per mettere fine a quella che sembra essere la persecuzione di un’infelice spirito proveniente dalla foresta dei suicidi.
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.
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