Cinema To all a goodnight

To all a goodnight

To all a goodnight è una formula di saluto anglosassone che significa “Buona notte a tutti”.

Usata come titolo di questo film diretto da David Hess (sì, proprio lui, l’indimenticato Krug del cult movie “L’ultima casa a sinistra” del 1972) suona perlomeno sinistro.
Diciamo che questa è una pellicola che può dare delle soddisfazioni, soprattutto se siete amanti del gore e delle atmosfere malsane, grazie anche al lavoro di sceneggiatura di Alex Rebar, che gli appassionati possono ricordare come autore dello script di “Chi sei?” , diretto da Assonitis e Barrett nel 1974, e come protagonista de “L’uomo di cera”, diretto da William Sachs nel 1977.
La trama non racconta nulla di particolarmente originale: cinque giovani ragazze della “Calvin Finishing School for Girls” restano nel collegio per le vacanze invernali, e, approfittando dell’assenza (forzata) di controllori adulti, aspettano l’arrivo dei loro ragazzi, per lasciare libero sfogo ai propri giovanili ormoni.
Peccato che proprio quando il divertimento inizia, un Babbo Natale assassino faccia la sua comparsa nel campus, e cominci a trasformare la tenera carne delle prosperose ragazze in carne da macello, usando armi come ascia e un arco, l’elica di un elicottero (!) mentre la polizia, al solito, brancola nel buio, e i singoli poliziotti sembrano più interessati a portarsi a letto delle ragazze del college che trovare l’assassino.
Intanto, il cosiddetto “bodycount” delle vittime sale, anche perchè il killer natalizio non agisce a caso, come si intuisce dal prologo della pellicola.
Quello che lo differenzia da pellicole di simile fattura è la presenza di un cast che per una volta non sembra messo lì per caso, ma anzi, riesce a dare una particolare “spessore” all’impianto narrativo.

Nonostante siano praticamente tutti debuttanti, gli attori scelti da Hess risultano convincenti, a partire da Jennifer Runyon che riesce a rendere credibile la propria virginale innocenza, mentre soddiferanno sicuramente il pubblico maschile le grazie abbonantemente mostrate di Linda Gentile e Judith Bridges.
Niente che meriti l’oscar, per carità, però nella penuria attuale di buoni film horror anche una pellicola anni ’80 come questa ha una sua ragione d’essere: il notevole numero di vittime del serial killer e la rivelazione finale, non così banale come si potrebbe supporre, lo rendono una visione tutto sommato gradevole, se il vostro gusto cinematografico è, per così dire, di “grana grossa”.

To all a goodnight

Regia di: David Hess
Scritto da: Alex Rebar
Interpreti: Jennifer Runyon, Forrest Swanson e Linda Gentile
Anno: 1980
Durata: 90 min.

About Giuliano Fiocco
Ha visto nascere Horror.it, e l’ha accudito per lungo tempo assieme ad Andrea. Adesso la vita gli lascia poco tempo per le passioni, ma in un angolo oscuro del cuore rimane in agguato la voglia di scrivere. Ha scritto un romanzo, da cui è stato tratto un film, in fase di produzione.

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