Action Un Minuto a Mezzanotte

Un Minuto a Mezzanotte

Un film cupo, claustrofobico, assolutamente non progettato come film natalizio per famiglie.

Notte di Natale. Un bambino si ritrova da solo in una villa iper-tecnologica in balia di uno psicopatico travestitosi da Santa Claus in cerca di vendetta.

Ecco un film (quasi) dimenticato. Questo “3615 Code Pére Noel” (1989) di Rene Manzor è pellicola pregna di quelle contaminazioni di genere che fa la felicità di appassionati e addetti ai lavori; un film cupo, claustrofobico, assolutamente non progettato come film natalizio per famiglie, o meglio, un film natalizio con un Babbo Natale veramente viscido e disturbante. Già basterebbe la scena dell’uccisione del cane per capire che non ci si trova davanti ad un innocuo giocattolo per bambini sbavanti e urlanti in cerca di emozioni disneyane. No, il Patrick Floersheim del film di Manzor  è uno psicopatico in piena regola, subdolo e vendicativo, che si inserisce in un contesto idilliaco in cui il piccolo Alain Musy (alias Alain Lalanne, giovane prodigio che lavorò molto in ambito televisivo, per poi dedicarsi ad una carriera nel campo degli effetti speciali visivi) è rampollo di ricca famiglia con una smodata passione per i videogames, i modellini e per Rambo. Se ne accorgerà il povero Santa Claus farlocco (magnifico quando si “sbianca” la barba con una bomboletta di neve spray) letteralmente soverchiato dal piccolo bastardo in tenuta stalloniana stile “Rambo 2”.

Il bravo Manzor si destreggia tra action ottantesco, thriller e horror carpenteriano, immergendo il tutto in una luce bluastra da acquario in cui i protagonisti della vicenda si inseguono come se fossero in una sorta di videogames da sala giochi di vecchio stampo; l’unica cosa che conta durante il metraggio è il gioco tra vittima e carnefice, e Manzor è molto bravo ad invertire le parti, per cui il resto del cast risulta, a conti fatti, un poco stucchevole (Brigitte Fossey, su tutti, insopportabile) non inficiando, tuttavia, la riuscita della pellicola che è tesa, buia e scorretta al punto giusto.

Certo, il difetto maggiore è che sembra di trovarsi di fronte ad un episodio allungato di serial Tv come “Tales From The Crypt” o “Tales From The Darkside”, ma è questione di poco conto, anzi, è interessante notare come, un anno dopo, Hollywood proponesse una versione edulcorata dello stesso plot con il mega-successo “Home Alone/Mamma, Ho Perso L’aereo” scritto da John Hughes e diretto da Chris Columbus, cartoonesco, melenso e ligio ai doveri della commedia brillante, utilizzando l’apparentemente angelico Macaulay Culkin con capello biondo e occhio azzurro al posto del guerrafondaio bambino con fascia nera, cartucciera e armi alla mano, politicamente scorretto, ma che risulta senza alcun dubbio molto, ma molto più affascinante come protagonista dell’action/horror/videoclipparo con un anima di Rene Manzor. Consigliato.

Un Minuto a Mezzanotte

Regia: René Manzor
Sceneggiatura
: René Manzor
Interpreti
: Alain Musy, Patrick Floersheim, Brigitte Fossey, Louis Ducreux, Francois-Eric Gendron
Non disponibile in Dvd

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