ANTEPRIMA – Dead Rising 2: Off the Record

Off the Record era partito inizialmente come classico DLC per poi acquisire sempre maggiore sostanza fino a convincere gli stessi sviluppatori a compiere un grande salto di qualità e di quantità verso la struttura stand alone.

In effetti Dead Rising 2: Off the Record è un ibrido. Un mix tra un’espansione e un gioco completo. Ritorna Frank West, il carismatico protagonista del primo capitolo, che affronterà le orde di zombie all’interno della linea cronologica del secondo capitolo, una sorta di versione alternativa del gioco originale. Un pò come l’operazione che fece la stessa Capcom ai tempi di “Resident Evil: Nemesis”, ambientato nella stessa linea cronologica di “Resident Evil 2″. Qui però la storia vira verso un completo “what if”, inserendo Frank al posto del protagonista originale di Dead Rising 2, ovvero il biondo Chuck Greene. Off The Record farà come se quest’ultimo non fosse mai esistito e non fosse mai stato protagonista della storia. Quindi bentornato Frank!

Capcom ha capito che bisognava accontentare la base di appassionati che chiedevano a gran voce il ritorno dell’unico vero protagonista di Dead Rising, ovvero il goffo fotoreporter dotato però di un gran carisma. La nota software house nipponica aveva quindi pensato ad un’espansione del secondo episodio ma mentre la produzione ci lavorava Off The Record diventava sempre più grande e accattivante. Gli sviluppatori decisero di continuare su quella strada e alla fine si ritrovarono in mano un gioco completo che tuttavia riprende storia, personaggi ed eventi principali direttamente da quanto già visto in Dead Rising 2. E per carità, completo per vastità e durata del gameplay lo è indubbiamente, ma è pure azzoppato da un riciclaggio quasi totale di elementi narrativi che lo rendono una sorta di “deja-vu” videoludico. Un già visto di proporzioni quasi bibliche. Così si potrebbe pensare…

Lo spirito del primo capitolo, quell’anima da gioco folle e ironico è rimasto sepolto per tutta l’avventura di Chuck (parlo del secondo episodio), in attesa di riemergere con forza ancora più dirompente in questa sorta di spin-off. I meno appassionati potrebbero dire che il cambiamento di rotta del sequel era corretto in quanto si tratta di personaggi diversi, a cui appartengono toni diversi: Chuck Greene lotta per salvare la propria figlia e quindi ha davvero ben poco da scherzare. Dall’altra parte c’è Frank West, il fotografo guascone, che dopo l’esperienza maturata nel primo capitolo ha maturato anche una buona dose di spacconeria che lo porta a lanciarso a capofitto nell’incubo di Fortune City con il solo scopo di tornare sulla cresta dell’onda, dopo che il successo conquistato come superstite della vicenda di Willamette ha subito il suo inesorabile declino. L’idea di partecipare all’horror-show televisivo “Terror is Reality” è allora per lui solo un modo per guadagnare soldi facili e farsi notare, mentre per Chuck si trattava di raccogliere fondi per le cure mediche della figlia. Le storie dei protagonisti in Dead Rising non sono mai state marginali, ricordatelo, ma hanno la forza di cambiare l’hype sia nello stile che nello spirito.

E’ certo che per i veri appassionati di questa ennesima saga a base di Zombie made in Capcom il vero e unico protagonista sia Frank e che questo “Off the Record” sia il vero Dead Rising 2 per i fan che ritroveranno tutte le buone evoluzioni inserite con il secondo capitolo e la sua storia maggiormente complessa ma con il tono sferzante appartenente al protagonista originale. In più, troviamo qualche novità alquanto succulenta. Si parte con un nuovo sistema di salvataggio che introduce degli agognati check-point intermedi inseriti ad-hoc in momenti essenziali, ad esempio prima di uno scontro con un boss. Scelta che scarica un po’ il giocatore dalla tensione del salvataggio troppo distante, firma stilistica della serie. Con Frank West torna inoltre l’inseparabile macchina fotografica. Oggetto che introduce un ulteriore elemento di gameplay non del tutto secondario, e cioè quello di realizzare la foto più quotata secondo vari parametri (drammatico, horror, erotico e umoristico). Le due maggiori introduzioni inedite sono tuttavia la nuova zona di Uranus, una sorta di enorme parco giochi dove l’umorismo demenziale e i commenti sarcastici del protagonista trovano finalmente libero sfogo in soluzioni spesso grottesche  e la nuova modalità “sandbox”. Novità che si sviluppa parallelamente alla storia principale consentendo al giocatore di dedicarsi all’eliminazione scellerata di zombie senza la preoccupazione del time-limit. I punti prestigio e il denaro accumulato in questa modalità però possono essere impiegati nella modalità storia rendendo il sandbox non solo un modo per “rilassarsi” dagli impegni della campagna ma anche per incrementare il livello e le possibilità economiche del protagonista.

La domanda principale di fronte a una produzione di questo tipo è palese: vale la pena spendere i soldi per l’acquisto di un gioco che essenzialmente si conosce già? In effetti il nuovo punto di vista dato dalla presenza di Frank non basta a rendere nuovamente interessante una trama i cui l’intreccio si conosce già. Tuttavia l’acquisto potrebbe essere ben motivato anche perché via dell’introduzione di numerose sotto-quest nuove create per l’occasione e per il fascino caratteriale esercitato dal suo protagonista.

Staremo a vedere quando si avrà in mano il gioco completo al posto di una demo…

Il gioco sarà disponibile per Sony Play Station 3, XBox 360 e PC.

httpv://www.youtube.com/watch?v=WX6Ir1mvjDE&feature=youtu.be&has_verified=1

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