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Hobo with a Shotgun: C’e il Film

Siamo stati brutti, sporchi e cattivi. Il nostro scopo non era quello di risultare simpatici, nè di sedurre qualcuno. Questo è un film cattivo“.

E’ nato come un gioco divertente, ma dopo che il gioco l’ha vinto le cose si sono fatte dannatamente serie: probabile ultimo erede della variopinta covata Grindhouse, Hobo with a Shotgun di Jason Eisener ha ora tutti i crismi del lungometraggio e il volto livido e segnato di Rutger Hauer. E tutti hanno immediatamente smesso di ridere.

Quella che quell’anonimo barbone sperava fosse una città diversa, un luogo che gli permettesse di vivere serenamente ciò che gli restava da vivere, si rivela subito un vero e proprio inferno sulla terra: un posto dove i criminali dettano legge, i padroni di casa sfrattano giovani ragazzi madre nel bel mezzo della notte, e dove il boss criminale The Drake domina incontrastato, spalleggiato dai due figli e assassini di barboni Slick e Ivan. Un giorno, passando di fronte alla vetrina di un negozio, un tagliaerbe di seconda mano e un fucile a canne mozze offrono al barbone un’illuminazione: è giunto il momento di tagliare l’erba cattiva una volta per tutte, dare una ripulita alla città e iniziare una nuova vita. Quotidiano testimone delle brutalità che hanno reso schiava la città, il barbone capisce che l’unico modo per cambiale le cose in città è di farlo con una fucile in mano e due proiettili nel caricatore.

httpv://www.youtube.com/watch?v=XLsfs2YNgAE
Vincitore del Robert Rodriguez’s SXSW Grindhouse Trailers Contest, concorso per finti trailer accodato al carrozzone Grindhouse che offriva l’occasione di realizzare un vero e proprio lungometraggio partendo dal soggetto del trailer in gara, Hobo With a Shotgun è figlio delle menti di John Davies (sceneggiatura) e Jason Eisener (regia e soggetto, già autore dell’ottimo corto Treevenge), e del loro evidentemente sconfinato amore per un certo cinema di genere anni ’80, quello che affogava nella violenza dei fumosi bassifondi metropolitani alle luci dei neon, delle gang di strada, dei figli tossici e derelitti del Reaganismo. Ma anche del’ ultrasplatter, dell’eccesso come catarsi e dei fiumi di sangue che strappano risate e compiacimento.
Un lavoro che, identificato l’ambito cinematografico in cui muoversi, necessitava di un volto forte attorno a cui costruire tutto il resto, considerando che a David Brunt, l’originale hobo del corto, è stata riservata una comparsata nei panni di un poliziotto. Difficile trovare qualcuno più indicato di Rutger Hauer, icona degli eighties, attore che ha messo mano a capolavori assoluti e invereconde porcate, un sessantaseienne intriso di storia del cinema che non ha alcun problema a lanciarsi in un’avventura del genere, dichiarando, tra il serio e il faceto, che sul set: “Siamo stati brutti, sporchi e cattivi. Il nostro scopo non era quello di risultare simpatici, nè di sedurre qualcuno. Questo è un film cattivo“. Una collaborazione ideale, a giudicare dalle parole dello stesso regista: “Lavorare con Rutger è stato incredibile” ha dichiarato Eisener “Devo ammettere di essere stato in soggezione, almeno all’inizio, perché non ho mai lavorato con superstar della sua caratura“. Nei tre lunghi anni di produzione capitanati dalla Rhombus Media, intorno a Hauer si sono mossi validi mestieranti quali Gregory Smith (The Patriot), Robb Wells (The Boondock Saint 2), e Brain Downey (Millennium); ufficialmente terminato, Hobo With a Shotgun sarà distribuito a partire dal territorio candese nei primi mesi del 2011.
httpv://www.youtube.com/watch?v=7k8H20SBRFA
httpv://www.youtube.com/watch?v=ssHEAOrAdCU

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About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.

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