Un mondo acquatico, popolato, da una parte, da creature meravigliose e dall’altra, da esseri orripilanti.
Questo è lo scenario narrato da Nina Blazon nel suo romanzo: Il Sangue di Faun.
La città lotta per il suo avvenire, contro il governo crudele capitanato dalla sovrana Lady Mar.
Lady Mar, il cui volto è nascosto da una maschera di ferro, è una temibile creatura, sulla quale circolano spaventose storie.
Nella città morta riappaiono gli Echo, la cui nomea li dipinge come orribili creature assassine, nelle cui vene scorre acqua, anziché sangue.
Nel mentre, fa capolino dal porto una singolare nave, il cui carico è composto da gabbie.
In mezzo a questo trambusto, la giovane Jade, abitante del luogo, conosce Faun, misterioso viaggiatore del Nord.
Il momento magico tra i due, però, sembra dover sfumare. Jade è parte integrante di un’organizzazione segreta contro la sovrana Lady Mar, mentre Faun è un guerriero assoldato dalla regina stessa per far tacere i sovversivi.
L’Autrice
Nina Blazon è nata a Capodistria nel 1969, ha studiato lingua e letteratura slava e tedesca a Würzburg.
Con il suo romanzo d’esordio, Im Bann des Fluchträgers (La Pietra Incantata) vince il Premio intitolato a Wolfgang Hohlbein.
Vive a Stoccarda, dove lavora come giornalista, traduttrice, copy e, dal 2003, come scrittrice.
Appassionata di cinema e letteratura horror da quando ne ha memoria, feticista nel collezionare tutto ciò che fa parte di questo mondo. Cercando di districarsi da questa contorta e oscura ragnatela, ne è rimasta intrappolata del tutto, fondendosi inevitabilmente con essa, ostentando l’ossimoro di sé.
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