Cinema Hellraiser 8: Hellword

Hellraiser 8: Hellword

Pinhead stavolta sfrutta la rabbia di un padre come viatico per una bella scorpacciata di carne giovane.

Cinque ragazzi sono appassionati di Hellword, il videogame ispirato a Hellraiser. Un loro amico, Adam, è un vero fissato con il gioco, il film e tutto ciò che riguarda la serie inventata da Clive Barker, fino al punto di suicidarsi e donare la propria anima ai cenobiti. Qualche tempo dopo il brutto episodio, il padre di Adam organizza una festa ispirata a Hellword, sicuro di attrarre anche i cinque giovani. È convinto che siano moralmente colpevoli per la morte di suo figlio: sapevano che lui aveva deciso di togliersi la vita ma non hanno fatto nulla per impedirglielo.

Il padre di Adam ha studiato Hellword fino a diventarne un profondo conoscitore, sfruttare così la sua preparazione per impressionare i ragazzi e condurli verso una morte terribile, uno dopo l’altro. L’ottavo episodio della serie Hellraiser è diretto da Rick Bota, già regista di Hellraiser: Hellsaker. Hellword è stato girato in contemporanea con Hellraiser: Deader. È ancora inedito in Italia ma tranne un bisogno esclusivamente filologico non vediamo nessuna necessità di far approdare uno dei peggiori film della serie dalle nostre parti. Il film è piatto, prevedibile, girato senza un pizzico di entusiasmo e inventiva.

Lo stile è tra un videoclip heavy metal e un thriller tedesco degli anni 90. Triste vedere un attore come Lance Henriksen coinvolto in una pellicola così sciatta e alimentare, ma viene di apprezzarne comunque la grande professionalità, perché non è semplice mantenere la propria credibilità intorno a una schiatta di attori mediocri o svogliati, dialoghi deplorevoli e una trama più inverosimile di Pinhead stesso. Il cenobita più famoso, il punta spilli del bondage più bestiale, si limita a fare una comparsata qui e là, rendendo il tutto ancora più deprimente perché ci ricorda il collegamento innegabile con alcuni momenti tra i più memorabili della storia del cinema horror. Il calcio rotante della bella indifesa nel finale, ai danni del “villain” Henriksen trascina le cose ancora più in basso. Possibile che gli sceneggiatori, (dovrebbero essercene stati) fossero convinti che il pubblico potesse parteggiare per i giovani malati di un videogame ultraviolento e così cinici e insensibili da lasciare che un proprio amico si uccida in preda a un delirio monotematico? Il discorso metafilmico del videogioco poteva anche essere interessante, ma non in mano a queste persone.

Hellraiser: Hellworld - VOTO: 1/5

Anno: 2005 - Nazione: USA - Durata: 94 min.
Regia di: Rick Bota
Scritto da: Joel Soisson, Carl Dupré
Cast: Doug Bradley - Lance Henriksen - Katheryn Winnick - Henry Cavill - Stelian Urian
Uscita in Italia: - Disponibile in DVD:

About Ceccamea
Nato a Vetralla (VT) l'8 dicembre del 1978. Scrittore, strimpellatore di chitarra, ex-fumatore incallito. Sposato, con figli. Una di tre anni. L'altra in arrivo per il nuovo anno. Maya permettendo.

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