Pochi attori e non professionisti, seimila dollari di budget complessivo e quattro estenuanti giorni di riprese non stop.
Settantotto minuti di quello che punta a essere il piano sequenza più terrificante della storia del cinema, oltretutto girato con una semplice fotocamera ad alta definizione. Gustavo Hernandez è uruguaiano, esordiente, e la sua grande scommessa si chiama La Casa Muda.