Un film dell’orrore fa il suo dovere quando inchioda allo schermo mente, cuore e razionalità dello spettatore.
Se riesce a smantellare il suo apparato di certezze, a offrire una nuova (terribile, paurosa, destabilizzante?) visione del mondo, c’è anche il rischio che ne cambi per sempre la vita, che diventi, nel suo e negli altri milioni di cuori coinvolti in questa oscura epifania, un capolavoro.