Cosa c’è alle spalle del Grindhouse di Tarantino & Co? Scopriamolo con un salto nel tempo, indietro nel secolo scorso, fino alle lande pazzesche, violente, surreali degli anni Settanta…
«E’ un classico film da realtà-alternativa: i libri chiamano e la realtà alternativa prende forma. Appena ti addentri in questo universo conosci il cattivo, uno scrittore horror che ti infetta con i suoi libri… »
La recente uscita del remake di Carrie firmata Kimberly Peirce, suggerisce alcune rapide e superficiali riflessioni su quel sottofilone dell’horror, all’apparenza ben codificato ma nel profondo quanto mai “di confine”, in America etichettato come Teen Horror Film.
Oggetti isolati, capolavori reali o mancati che brillano irraggiungibili nella loro unicità, excursus o esercitazioni o spedizioni (non) punitive di grandi maestri del cinema nella giungla del nostro genere preferito e spesso non definibili proprio in quanto “genere”.
Il rapporto Nielsen suona campane a morto per la lettura in Italia. E quando si parla di morti, l’horror non si può certo tirare indietro mostrando il proprio cadavere con la rabbia di chi non è morto di morte naturale ma è stato ammazzato brutalmente.