Esiste un libro che il sottoscritto tiene come un breviario sul comodino. Ora, al di là delle facili battute di spirito sull’equilibrio psichico di chi soprammenzionato, non vi viene la curiosità di sapere quale?
Fingendo che la risposta sia positiva, vi comunico il titolo del libro: “Danse Macabre” di Stephen King, nell’edizione del 1996 di Theoria. Facile capire che tale agile volumetto sia, eufemisticamente parlando, ormai consunto. È stato perciò con gioia estrema che ho accolto la comparsa in edicola e in libreria della riedizione di quella opera meritoria, per i tipi della Sperling & Kupfer (477 pag., euro 11,90). Ovviamente, anche questa edizione si avvale della meritoria opera di traduzione di Edoardo Nesi (che, tra le altre cose, ha scritto diversi ottimi libri).





Edizioni Multiplayer.it lancia sul mercato italiano il primo spin-off italiano ispirato all’Universo del romanzo russo Metro 2033, opera prima e caso letterario del giovane scrittore Dmitry Glukhovsky.
La suggestiva cornice delle Alpi francesi, già teatro dello splendido “Le Radici del Male” di Maurice Dantec, è ancora una volta insanguinata da barbari omicidi.





