Bloodline è uno dei pochi piaceri della vita che, insieme al calcio, difficilmente dividerete con la ragazza aristocratica che amate.
La giovane giornalista freelance Sara, insieme all’operatore Marco, arriva sul set dell’ultimo film di Klaus Kinki, re del porno sperimentale, per girare un backstage da mandare in onda come ricatto per non essere licenziati. Ben presto, Sara si rende conto che si tratta dello stesso luogo in cui, da bambina, è stata costretta ad assistere all’uccisione della sua sorellina per mano di un pericolosissimo serial killer chiamato il Chirurgo.


Esiste già un precedente con l’identico titolo e trama, tutto sommato, non così lontana da questo secondo film americano del regista inglese Nick Hamm, già autore un paio d’anni fa del claustrofobico The Hole.
Non è vero che luccica tutto l’horror che arriva dall’Asia. Soprattutto non è vero che Phone è terrorizzante quanto The Ring come fu annunciato dai trailers.









