Cinema RIGOR MORTIS

RIGOR MORTIS

rigor 3L’esordio alla regia di Juno Mak, sulle tracce di Mr. Vampire, ha finalmente il sapore di rinascita.

I Racconti straordinari dello studio Liao sono 435 novelle scritte da Pu Songling e pubblicate nel 1766, durante la dinastia Qing. Questa informazione potrebbe sembrare puramente superflua, non fosse per il fatto che la suddetta raccolta è stata, ed è tuttora, fonte d’ispirazione per diversi artisti orientali della Settima Arte. Le Strane Storie di Pu, in prevalenza racconti dall’afflato soprannaturale, sono state base e stimolo per la creazione di alcune tra le pellicole più cult, divertenti e rivoluzionarie del cinema di Hong Kong, come Storie di fantasmi cinesi, di Siu-Tung Ching, Painted Skin, di King Hu e naturalmente il famoso Mr. Vampire, prodotto da Sammo Hung e diretto dal Ricky Lau di The love of three smile.

Le Strane Storie toccarono forse il loro apice da musa ispiratrice proprio con Mr. Vampire, che moltissimo successo ebbe in patria e discreto anche all’estero, ma con gli anni i racconti di Jiang-shi, i non-morti cinesi impropriamente definiti vampiri, vennero accantonati da un cinema in cerca di rinnovamento e trasformazione. Davvero curioso che a mostrare la via del rinnovamento, quella che passa con coraggio dalle basi di ciò ch’è già stato fatto, non sia stato un veterano bensì un giovane artista al suo esordio dietro la macchina da presa: Juno Mak.

rigor 1Trentenne, nativo di Hong Kong, Mak è cantante, produttore e appassionato collezionista di detrattori. Che sia per invidia o effettiva sopravvalutazione però, il ragazzo zittisce tutti ogni volta che si imbarca in una nuova impresa, visto che possiede un talento innegabile. E dopo aver vestito i panni di attore nel sottovalutato Let’s Go! di Wong Ching-po, ecco che si improvvisa regista e spiazza tutti con qualcosa che davvero non ci si aspettava. Si badi bene, questo non significa che Rigor Mortis sia il nuovo campione di originalità cinematografica, tutt’altro, ma la bellezza e il coraggio del progetto di Mak si collocano proprio qui, nel suo essere metacinema, rinnovamento e inventiva. Ed ecco quindi rispolverati i Jiang-shi, ma con un occhio particolare, che dal Giappone dei successoni J-Horror torna umilmente alle basi, a quel Mr. Vampire che fu seminale ispirazione di molte pellicole post 1985, tutto questo sfruttando intelligentemente la strada aperta dalla rivoluzione di Stephen Chow e del suo capolavoro, Kung Fu Hustle. Mescolando le carte in suo possesso e sfoderando il jolly chiamando a co-produrre Shimizu Takashi, il regista della saga di Ju-On, Mak modernizza l’archetipo cinematografico dell’horror made in China, scegliendo la via della classicità ma attualizzandone gli aspetti principali e le ambientazioni.

In un sinistro condominio, grigio e malmesso, si trasferisce l’attore in declino Chin Siu-ho, provato da tragedie famigliari e desideroso di suicidarsi. Per farlo sceglie proprio la stanza 2442, alloggio in cui, tempo prima, ebbe luogo un grave fatto di sangue, che vide la morte di due sorelle e del loro aguzzino. L’attore viene salvato dal suo tentativo di suicidio, e prende così parte alla vita e alle stranezze dei suoi vicini di casa, persi tra passato e presente, depositari di oscuri segreti che lo coinvolgeranno suo malgrado in una spirale di orrore, vendetta e sacrificio.

rigor 2Snobbato al Festival di Venezia, per ragioni forse legate all’iconografia di non sempre facile comprensione, Rigor Mortis è elegante nella regia e nello sviluppo narrativo, e sebbene presenti elementi a volte confusi, la sua lentezza è più pregio che difetto, regalando movimenti di macchina e inquadrature che da un regista così giovane non è scontato aspettarsi. La regia è raffinata e incline a tecnicismi volti a creare un pathos narrativo non scevro da minuscole indecisioni, ma sempre efficace in ogni scena. Non siamo di fronte ad un remake di Mr. Vampire e nemmeno ad uno script perfetto, ma i rari passi falsi nella sceneggiatura, pur semplice e lineare che sia, vengono cancellati dalla finezza delle scelte registiche, dai buoni effetti speciali e dallo squisito e sorprendente lavoro del giovane autore. Juno ha ben compreso, più di altri, la via da intraprendere per rinnovare e attualizzare un Genere che ha raggiunto alti livelli qualitativi nel panorama cinematografico dell’ex colonia, mantenendo al tempo stesso un enorme rispetto verso il passato, ma soprattutto verso chi questo passato l’ha creato. Così, come a voler raccogliere l’eredità lasciata da Mr. Vampire, Rigor Mortis onora l’opera senza ripetere o copiare, senza sbavature che lascino intendere quella sorta di opportunismo, da non confondersi con citazionismo, che impera nella cinematografia moderna, in particolar modo americana. Ed ecco quindi che Juno Mak chiama a sé Chin Siu-ho, Anthony Chan, Chung Fat, Richard Ng e Billy Lau, presenze più o meno fisse della saga di Ricky Lau. Metacinema al servizio dell’emozione e degli spettatori, indipendentemente dal background culturale d’appartenenza, a patto però che si abbia la mente priva di pregiudizi e preconcetti.

Si vede la mano di Shimizu Takashi in questo esordio, ma solo limitatamente. Tutto il resto è sia un riuscito tentativo di modernizzare l’immaginario cantonese ad uso e consumo di tutti, sia un saluto amorevole a chi non c’è più, i compianti Ricky Hui e Lam Ching-Ying glorie di Mr. Vampire, cui va la splendida e commovente dedica alla fine del film: “sui vostri passi”. Seguendo i quali, si spera, il cinema di Genere di Hong Kong tornerà ad essere grande.

Rigor Mortis - VOTO: 4/5

Anno: 2013 - Nazione: Cina - Durata: 105 min.
Regia di: Juno Mak
Scritto da: Jill Leung, Philip Yung, Juno Mak
Cast: Chin Siu-ho - Anthony Chan - Kara Hui - Chung Fat - Richard Ng
Uscita in Italia: Inedito - Disponibile in DVD:
Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo!

Altri articoli:

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.

Horror Community

[captain-sign-up text="Partecipa al gioco"]

Focus on

Categorie degli articoli

ebook gratis


    Ai lettori di Horror.it, regaliamo una ghost story inedita di Andrea G. Colombo. Buona lettura!
  • RSS
  • Twitter
  • Facebook
%d blogger cliccano Mi Piace per questo: