Cinema Il segnato

Il segnato

il-segnato_coverUno spin off di Paranormal activity in salsa latino americana. Evitabile.

Oxnard, California. Il giovane Jesse dice parole di saggezza nel suo discorso di commiato dopo il diploma alla high school. Poi passa ai fatti: bagordi e festeggiamenti vari con il suo amico Hector per celebrare la “liberazione”. A casa, Jesse sente strani rumori e voci provenienti dall’appartamento della vicina Anna, una donna piuttosto bizzarra. Sbirciando, Jesse ed Hector vedono una donna nuda, su cui Anna sta disegnando simboli magici probabilmente nell’ambito di un rituale occulto. I ragazzi ne deducono che Anna sia una strega e sono incuriositi. La loro curiosità aumenta quando poco tempo dopo Anna viene trovata uccisa e comincia una maledizione che avrà proprio Jesse come vittima.

Con quali logiche i distributori scelgano i titoli dei film resta un mistero. D’altronde non siamo del settore per giudicare la validità di una scelta, ma, da veri profani, potremmo azzardare che, per esempio, avere in mano un ipotetico quinto capitolo di Scream e intitolarlo, che so, Massacro al college, non sia una delle scelte più furbe. D’altronde Scream ha dei fan, Massacro al college no. Di solito queste follie distributive trovano radici in flop commerciali e nella speranza che nessuno accosti il nuovo titolo ad un franchising fallimentare: così So cosa hai fatto 2 diventa Incubo finale, in virtù del fatto che in Italia il primo capitolo non aveva fatto sfaceli al botteghino.

Paranormal Activity The Marked Ones

Sorpresa quindi per molti spettatori dev’essere stato accostarsi a questo Il segnato e scoprire che si tratta di uno spin off di Paranormal activity, la serie di mockumentary incentrata su telecamere nascoste e fantasmi. Serie di successo aggiungiamo, e questo Il segnato, in America Paranormal activity: marked one, non è l’eccezione visto che, con un budget di 5 milioni di dollari, ne ha incassati ben 32 negli USA e 83 in tutto il mondo. Questa pellicola non è il primo sperimento di un Paranormal activity alternativo, ambientato in un contesto culturale e etnico diverso: già nel 201o era stato girato un secondo capitolo alternativo della serie ambientato a Tokyo, con esisti artistici tutt’altro che felici. Bisogna dire però che i Paranormal activity non hanno mai brillato d’eccessiva bellezza: molto piatti e tanto noiosi, convincenti, come l’80 per cento dei mockumentary, solo negli ultimi minuti. Non è il massimo della paura d’altronde vedere una presenza invisibile che sbatte una porta, con l’aggravante di essere ripresa, oltretutto, da una telecamera non professionale. Andava bene quasi vent’anni fa con The blair witch project, ma al giorno d’oggi il genere dei finti documentari ha il fiato davvero corto e trova una ragione di vita soltanto per i pochi costi che richiede e i grandi guadagni, visto che il pubblico si ostina ancora a riempire le sale. Eppure il cinema non è di casa in questi film, almeno un cinema serio fatto di storie, di regia e di tensione pura. Certo esistono le eccezioni, come può essere Rec o il recente ESP, ma Il segnato non appartiene purtroppo a questi casi. Gli si può riconoscere però un incipit interessante che esula dall’intera serie: un ragazzo si trova sul braccio un morso, maledizione di una strega, e comincia a cambiare fino a diventare (come ci rivela una fugace immagine) un demone. Si occhieggia nel film, più volte, al genere supereroistico, che nel mocku ha avuto il suo apice con Chronicles, soprattutto quando il protagonista usa i suoi poteri (può cadere da altezze vertiginose senza farsi male, lancia come palloni per aria i suoi avversari) come farebbe un qualsiasi adolescente da fumetto Marvel.

Paranormal-Activity-The-Marked-Ones-Trailer

Interessante è l’uso poi del gioco culto anni 80 Simon, come alternativa alla solita inflazionata tavoletta ouija, ma a ogni buono spunto equivalgono cento
cose che non vanno, non ultima l’assurdità di farci credere che, se inseguiti da un gruppo di streghe armate di coltello, non getteremmo per terra la telecamera per darcela a gambe. Invece no, il cameramen di turno, in questo caso l’amico del protagonista, piange, chiede aiuto, chiama la mamma, ma non si riesce a scollarlo da quella dannata telecamera e poi, casi strani della vita, riesce a riprendere i momenti clou della vicenda. Interessante è anche l’ambientazione anomala latina, con tutto l’armamentario di santi e superstizione che in una vicenda americana non potevano esserci, ma purtroppo non viene seguita fino in fondo perdendosi in un plot comunissimo di possessioni, esorcismi fai da te e sette sataniche. Divertente il finale, soprattutto quando la vicenda prende una (flebile) piega action con le streghe che vengono prese a fucilate in pancia e compiono salti all’indietro come nei classici di John Woo, ma non si può dimenticare tutto il piattume che l’anticipa. Curiosa però è la presenza di Katie Featherston e Micah Sloat, che ripetono l’epilogo scartato del primo Paranormal activity e non quello vulgato grazie a Spielberg (Micah muore al piano di sotto ucciso a coltellate e non in camera), diventando un anomalo anello di congiunzione tra questo spin off e i capitoli ufficiali. Gira lo sceneggiatore dei capitoli 2, 3 e 4, con scarsi risultati. Siete avvertiti.

Il segnato - VOTO: 1/5

Anno: 2014 - Nazione: USA - Durata: 80 min.
Regia di: Christopher Landon
Scritto da: Christopher Landon
Cast: Andrew Jacobs - Jorge Diaz - Richard Cabral - Gabrielle Walsh - Kimberly Ables Jindra
Uscita in Italia: 30 Gennaio 2013 - Disponibile in DVD:

About Andrea Lanza
Si fanno molte ipotesi sulla sua genesi, tutte comunque deliranti. Quel che è certo è che ama l’horror e vive di horror, anche se molte volte ad affascinarlo sono le produzioni più becere. “Esteta del miserabile cinematografico” si autodefinisce, ma la realtà è che è sensibile a tette e sangue.

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