Cinema Hellraiser ll: Prigionieri dell’inferno

Hellraiser ll: Prigionieri dell’inferno

Il secondo capitolo della saga ci porta all’interno della dimensione dei Cenobiti, il Labirinto delle torture e del supremo raggiungimento del piacere/dolore

La giovane Kirsty dopo il massacro in casa sua è finita in una clinica psichiatrica, nessuno crede alla sua storia di malvage creature e oscure dimensioni, nemmeno il primario, il dott. Channard, sembra crederle ma non è così. Il dottore, studioso da sempre del mondo dei Cenobiti, utilizza i suoi pazienti per gli scopi più crudeli e riuscirà grazie alla piccola Tiffany, paziente esperta in rompicapi, ad usare il cubo di Merchant e a riportare in vita la crudele Julia fino ad entrare nell’infernale labirinto del male. Il film segue la storia del primo capitolo, ormai cult e definitivo momento dell’immaginario horror, per portarci finalmente nel mondo delle creature guidate da Pinhaed e creato dal maestro della letteratura dell’incubo inglese Clive Barker. Oltre a seguire gli eventi dei protagonisti, con una storia imbastita in modo piuttosto semplicistico, il merito di questo primo sequel è appunto quello di presentare in tutto il suo “splendore” il mondo della dimensione del male, il luogo da cui provengono i Cenobiti (o supplizianti) e il destino di altri personaggi conosciuti nel primo film ( parliamo di Julia e del perverso zio Frank).

Lo spettatore è quindi catapultato insieme a Kirsty, vittima da sempre desiderata dai Cenobiti,e Tiffany in un enorme labirinto in cui si nascondono perverse creature e da cui non sarà facile uscire tra corridoi, specchi e infinite porte. Un elemento da non sottovalutare è la definizione del personaggio di Pinhead: ci viene mostrata la sua trasformazione in Cenobita e soprattutto (novità rispetto anche al racconto di Barker) viene connotato come capo delle altre creature, un capo squisitamente malvagio ma pur sempre disposto a trattare nel caso di anime dannate. Altra nota positiva è la gran quantità di gore: la “rinascita” di Julia è uno dei momenti più interessanti, il materasso intriso di sangue e materia umana al centro dello studio di Channard è teatro di una delle scene più forti e più curate dal punto di vista degli effetti speciali. Lo stesso si può dire per il cenobita Channard, creatura mostruosa dagli arti tentacolari costituiti dagli strumenti da lui utilizzati nel mondo reale che porterà la sua malvagità alle estreme conseguenze nel Labirinto.

Purtroppo, nonostante tutto ciò, effetti speciali curatissimi per l’epoca, un suntuoso ed epico accompagnamento musicale e un comparto gore estremamente abbondante siamo lontani dalla magia e dall’aura perversa che circondava il capostipite della saga: manca una storia interessante, i collegamenti col primo capitolo sembrano piuttosto ingenui e la dinamica tra i personaggi è forzata. E’ apprezzabile invece il tentativo di spostare l’azione all’interno della clinica in cui, seppur superficialmente, viene delineata un’atmosfera particolarmente malata e soprattutto l’aver connotato visivamente l’inferno dei Cenobiti, elemento nuovo e realizzato – per quei tempi – in modo ineccepibile.

Hellbound Hellraiser ll : Prigionieri dell'inferno - VOTO: 2/5

Anno: 1989 - Nazione: Gran Bretagna - Durata: 97 min.
Regia di: Tony Randel
Scritto da: Peter Atkins
Cast: Ashley Lawrence - Doug Bradley - Clare Higgins - -
Uscita in Italia: - Disponibile in DVD: SI

About Alessandro Cruciani
Cresciuto nella provincia di Viterbo a pane e film, tra notti horror e combattimenti alla Van Damme, ha coltivato questa passione arrivando a creare gruppi di folli appassionati di cinema su facebook e a collaborare con alcune recensioni su www.bizzarrocinema.it e wwww.horror.it. Al di fuori del lavoro ama leggere, ascoltare musica e divorare serie tv.

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