Oggi recuperiamo un eccellente horror apocalittico ormai fuori catalogo: quello di Simon Clark, già apprezzato autore di romanzi vampirici quali La città dei vampiri e Il lago dei vampiri.
Il regno del sangue (l’ultima edizione nota fu della Newton Compton Editori) condisce infatti in salsa horror le suggestioni della letteratura catastrofico–apocalittica, fondendole con i modelli della fantascienza distopica.
Clark costruisce in questo modo una storia tesa e ricca di suspense, che gioca con efficacia sull’espediente letterario delle vicende ad incastro e che, soprattutto, sfrutta con sapienza la secolare tecnica narrativa dell’interruzione dei capitoli esattamente al culmine dell’azione narrativa.
Rick Kennedy, un giovane inglese di belle speranze che sogna un futuro da musicista e l’amore della bella Kate, vede la sua vita tramutarsi di punto in bianco in un incubo da nuova era geologica. Catapultati in uno scenario apocalittico che, abbandonate le ossessioni nucleari, torna a pensare la Terra come organismo vivente in costante evoluzione, Rick, suo fratello Stephen, Kate e uno sparuto manipolo di superstiti compiono un cammino quasi da esodo biblico verso una terra promessa di nuove speranze solo ipotetica.
Nel frattempo, una fantomatica genia di Uomini Grigi sembra ostacolare il viaggio, determinata a chiedere un ineludibile tributo di sangue. Prova a nostro avviso migliore dei precedenti romanzi, Il regno del sangue è un libro da leggere tutto d’un fiato.
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