Action The Hunger Games

The Hunger Games

Per quanto la pellicola si regga sulle sue gambe, risulta un po’ difficile comprenderne bene l’intreccio e le particolarità se non si ha prima fatto conoscenza con il libro.

In un Nord America post-apocalittico gli Stati Uniti sono solo un ricordo lontano e al loro posto sorge la nazione di Panem, composta da dodici distretti, tormentati dalla povertà, e dalla ricchissima Capitol City, centro gravitazionale del potere e del lusso più sfrenato (e kitsch).

Come punizione per un vecchio tentativo di ribellione da parte delle popolazioni dei distretti viene perpetrata l’usanza di celebrare annualmente gli Hunger Games: violenta e voyeuristica competizione in cui si sfidano 24 ragazzi, un maschio e una femmina per ogni distretto, di età compresa tra i 12 e i 18 anni, i cosiddetti Tributi, che lottano in un’arena in cui è valido ogni espediente per conquistare la vittoria, ovvero la sopravvivenza. Il gioco consiste infatti nel reciproco massacro di questi post-moderni gladiatori e termina esclusivamente quando rimane l’ultimo superstite. Katniss Everdeen, del poverissimo distretto 12, si offre volontaria per risparimiare la sorellina, estratta durante la cerimonia di sorteggio dei partecipanti, e affronta insieme all’altro riluttante Tributo Peeta Mellark, l’altro sfortunato sorteggiato, la sanguinaria celebrazione. Le armi a disposizione di Katniss sono una ferrea forza di volontà, un sentimento potente di umanità, una certa fortuna e un’incredibile abilità nel destreggiarsi con arco e frecce.

Hunger Games è la trasposizione cinematografica dell’omonimo best seller di Suzanne Collins, primo volume di una trilogia dedicata alla storia della cazzuta eroina arciere; la fortuna incredibile di questo nuovo caso letterario, che si traduce poi negli incassi da record del primo film, è dovuta all’abilità della sua autrice nello sfruttare le tematiche di critica sociale del terzo millennio unendole ai motivi e agli intrecci personali piuttosto mainstream ben architettati fra i suoi personaggi. Di sicuro anche il momento è propizio: le saghe che hanno spadroneggiato in libreria e sugli schermi in questi anni, Harry Potter e Twilight, sono terminate, lasciando il terreno libero e fertile per l’inserimento di una nuova serie tormentone.

L’idea non è di certo originale: sulla scia della tematica proposta dal letterario capostipite 1984 di George Orwell, in campo cinematografico si distinguono diverse pellicole più o meno conosciute che rappresentano in chiave critica volutamente estremizzata la tendenza alla schiavitù televisiva e all’uso del mass media come strumento di controllo. Su tutte, nel bellissimo Battle Royale di Kinji Fukasaku troviamo una società in cui il voyeurismo e l’indifferenza emotiva ed empatica hanno raggiunto livelli tali da tollerare massacri nei reality show, regredendo grazie alla freddezza tecnologica all’era dei gladiatori anziché progredire verso una più fine civilizzazione. Inoltre, per quanto non sia certa l’ispirazione della Collins, l’intreccio di Battle Royale sembra avvicinarsi incredibilmente al plot di Hunger Games. Il richiamo alla mitologia greca (ad esempio la sfilata dei tributi su carri trainati da cavalli salutando la folla), poi appare evidente: nel mito di Teseo 14 fanciulli ateniesi venivano gettati in pasto al feroce Minotauro di Creta; anche la tematica della guerra in sé, perdita di umanità e profonda piaga sociale, spicca tra le principali: l’autrice è figlia di un veterano del Vietnam e ammette di aver tratto l’ispirazione per la fusione di guerra e reality dalla sensazione che, guardando la televisione, non si riesca a distinguere pienamente la differenza e la separazione fra l’uno e l’altra.

Nel film accanto a quelli praticamente sconosciuti si schierano anche attori dal più farcito curriculum cinematografico: nel ruolo del mentore dei due tributi protagonisti troviamo Woody Harrelson (Assassini Nati, Larry Flint), Donald Sutherland (interpreta il presidente di Panem e Stanley Tucci (Amabili Resti) il conduttore televisivo per gli Hunger Games. C’è persino Lenny Kravitz nei panni dello stilista deputato a valorizzare le caratteristiche dei tributi del distretto 12.
Katniss Everdeen è interpretata dalla ventunenne Jennifer Lawrence (un po’ improbabile in realtà riuscire a crederla sedicenne, come dovrebbe essere nel film), che ha lavorato in Un Gelido Inverno e, per quanto si acclami già la sua superiorità rispetto alla Stewart (la Bella di Twilight), che comunque non è una gran rivale, non è certamente un mostro di espressività.
Accanto a lei troviamo le (ormai solite) due figure maschili pronte a contendersi l’amore della protagonista: Peeta Mellark (Josh Hutcherson, I Ragazzi Stanno Bene) e il premuroso amico Gale Hawthorne (Liam Hemsworth, Thor), a supporto dei quali già sono nati i combattivi ed esagitati “team”che avevamo già visto (o meglio sopportato) per Edward e Jacob di Twilight.
Scenograficamente si tratta ovviamente di un’opera curata nel dettaglio e piacevole, ma per quanto la pellicola si regga sulle sue gambe, risulta un po’ difficile comprenderne bene l’intreccio e le particolarità se non si ha prima fatto conoscenza con il libro.

E’ un film che fa felicemente trascorrere un paio d’ore (abbondanti) ma non può assurgere al titolo di capolavoro e non può vantare un’originalità e una precisione nella ricerca della credibilità che invece, a tratti, finge di avere. Unico vero peccato è che la violenza connaturata al racconto non sia stata rappresentata in maniera pura (come invece avveniva in Battle Royale), al fine di evitare il divieto ai minori; comunque da vedere, se non altro per restare al passo coi tempi.

The Hunger Games - VOTO: 3/5

Anno: 2012 - Nazione: USA - Durata: 142 min.
Regia di: Gary Ross
Scritto da: Gary Ross
Cast: Jennifer Lawrence - Woody Harrleson - Stanley Tucci - Liam Hemsworth - Wes Bentley
Uscita in Italia: 1 maggio 2012 - Disponibile in DVD: no

About Alexia Lombardi

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo!

Altri articoli:

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.

Horror Community

[captain-sign-up text="Partecipa al gioco"]

Focus on

Categorie degli articoli

ebook gratis


    Ai lettori di Horror.it, regaliamo una ghost story inedita di Andrea G. Colombo. Buona lettura!
  • RSS
  • Twitter
  • Facebook
%d blogger cliccano Mi Piace per questo: