The sleeper

Se avete letto lo special di Horror.it sulle pellicole horror/natalizie, vi siete incuriositi e avete visto “Black Christmas“, allora riuscirete a spiegarvi il senso di “deja vu” che vi prenderà dopo avere visto questa pellicola.

“The sleeper” infatti, coglie “suggestioni” anche da “Prom night” e “Girls Nite Out”, come dichiarato dallo stesso regista Justin Russell, di cui si può ricordare il decente “Death stop olocaust” del 2009. In soli 13 giorni e con un budget ridicolo, ha girato questo slasher che vi lancerà direttamente negli anni ’80, curandone anche sceneggiatura, montaggio, fotografia e (ahimè) colonna sonora.

Il riferimento agli anni ottanta non è un omaggio casuale, persino la distribuzione della pellicola prevede che oltre al dvd sia distribuito un package contenete il DVD più una VHS, così come richiamano la grafica degli horror anni ottanta le varie locandine che lo pubblicizzano.

“The Sleeper” è distribuito dalla società di distribuzione “Films Gamma Knife”, di proprietà dello stesso Russell, e include diversi extra, tra cui il commento del regista alla varie scene e un documentario di oltre un’ora sulla sua realizzazione. La location del film è Springfield, e il tutto è ambientato in una enorme casa disabitata vicina alla Wittenberg University , sede della confraternita femminile Alpha Gamma Theta. Amy è una studentessa che vorrebbe entrare a far parte della confraternita, ma ha scelto evidentemente il momento sbagliato.

Infatti le ragazze restate in sede (giusto per risparmiare sulle comparse) stanno organizzando una festa, ma, potreste mai crederlo, vengono prese di mira da un serial killer che, annunciandosi telefonicamente alle varie vittime, le massacra una ad una, colpendole mentre dormono.
Ovviamente, il serial killer in questione (che indossa delle suggestive lenti a contatte bianche), prima di procedere al massacro, spia le ragazze, per conoscerne ogni abitudine.

A questo punto, visto che il film è un omaggio alle pellicole di serie b degli anni ’80, una domanda sorge spontanea: ma c’è almeno una doccia, in questa pellicola?
Tranquilli, la doccia c’è.

Niente di troppo puriginoso, comunque: come dichiarato dallo stesso Russel, il film è stato pensato per essere visto da un tredicenne in fregola per l’horror, quindi abbassate le vostre aspettative di conseguenza.

Niente di trascendentale, qualche (minimo) brivido, un po’ di sana nostalgia generata dagli effetti speciali “caserecci”, alcuni fastidi provocati dall’imbarazzante colonna sonora, alcune scene riuscite (come la decapitazione mutuata da “Prom night”) ne fanno il classico film da pop corn da gustarsi sul divano in una serata in cui alla tv non danno assolutamente nulla di guardabile, possibilmente non in compagnia di qualche esigente cinefilo.

Altri articoli: