“Sarà molto diverso dal primo episodio, decisamente più vicino allo spirito originale del fumetto. Un’esperienza assolutamente nuova, vista attraverso gli occhi dei nostri nuovi registi“.
Benchè la qualità complessiva del primo capitolo lasciasse alquanto a desiderare, centoventi milioni di dollari incassati al box office rappresentano la miglior garanzia di lunga vita di qualsiasi progetto cinematografico. Annunciato in tempi non sospetti e lasciato a decantare per quasi quattro anni, è quasi giunta l’ora del ritorno del motociclista più vendicativo che la storia dell’inferno ricordi.
Squadra che vince non si cambia recita il celebre adagio, a meno che, considerate le rosee proiezioni mercantili che sembrano sorgere al personale orizzonte della Columbia , davanti alla prospettiva di stravincere, vincere non basti più. Fuori quindi il conservativo Mark Steven Johnson, regista e sceneggiatore del primo, terribilmente convenzionale capitolo e dentro il qualitativamente imprevedibile Dave Goyer in fase di scrittura e la coppia Mark Neveldine/Brian Taylor in cabina di regia, tag team reduce dalla doppietta Crank/Crank 2 e da Gamer, autori che hanno fatto dell’esplosività pacchiana e caciarona un inconfondibile marchio di fabbrica e che hanno esplicitamente dichiarato di non aver nemmeno considerato il primo episodio come eventuale fonte di ispirazione.
Non sarà certo l’ormai inevitabile ricorso al 3D la novità più radicale di Spirit of Vengeance: è lo stesso Nicholas Cage, a questo punto unico, vero superstite del primo capitolo a sottolineare il radicale cambio di mood: “Sarà molto diverso dal primo episodio, decisamente più vicino allo spirito originale del fumetto. Un’esperienza assolutamente nuova, vista attraverso gli occhi dei nostri nuovi registi. Per far capire la portata di questa rivoluzione, abbiamo addirittura girato una nuova scena sulla nascita di Ghost Rider“. Cage poi continua: “Per dare un’idea dello spirito dei nostri registi, basti pensare che hanno preteso che alcune scene fossero filmate a bordo di motociclette, rollerblades o attaccati ai parafanghi delle auto affinché il tutto avesse un che di selvaggio ed estremo“. Antagonista di turno del nuovamente lungocrinito Cage sarà Johnny Whitworth (Limitless, Gamer) che vestirà i panni di Blackout, villain nato dalle penne Marvel nel lontano 1978 che l’attore descrive così: ” Il mio personaggio è il classico cattivo ragazzo che con l’incontro con il Diavolo non potrebbe che peggiorare. Satana gli conferisce poteri tali da permettergli di confrontarsi ad armi pari con Ghost Rider“.
Questa la sinossi della pellicola:
Sono ormai passati anni dal patto che Johnny Blaze ha stretto con il Diavolo, e il ragazzo ora vive in una sorta di isolamento auto-imposto nell’ est europeo, nella speranza di riuscire a controllare con maggior efficacia lo Spirito della Vendetta. Tutto sembra funzionare, almeno finchè il ragazzo non viene contattato da Moreau, un misterioso monaco dell’ordine dei Monaci Guerrieri, che ha assolutamente bisogno dei poteri di Johnny per rintracciare una donna chiamata Nadya e il suo figlio Danny, intorno alla cui figura sembrerebbe dipendere il destino del mondo intero. Ma sulle tracce del ragazzo si è messo anche una vecchia conoscenza di Johnny con ben altri progetti per il ragazzo e l’umanità…
Al fianco dei due indiscussi protagonisti, un cast piuttosto variegato e sorprendente, composto dalla nostra Violante Placido, che interpreterà Nadja, Chirstopher Lambert (Highlander, Mortal Kombat), Idris Elba (Thor), e Ciaràn Hinds (Munich) nei panni del Diavolo. Ghost Rider: Spirit of Vengeance esordirà nelle sale di mezzo mondo, Italia compreso, il prossimo 17 febbraio.
[nggallery id=162]
About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.