Cinema Final Destination 5

Final Destination 5

La morte torna a riscuotere per la quinta volta. E non è mai stata così in forma.

La gita aziendale è sempre un’esperienza terrificante. Sam (Nicholas D’Agosto) ne prende parte nonostante abbia il morale a terra per la fresca rottura con la collega Molly (Emma Bell, Frozen). L’autobus rallenta in prossimità di un grande ponte dove alcuni operai stanno effettuando dei lavori, quando Sam ha la visione di un imminente disastro che provocherà il crollo della struttura con inevitabile decesso di tutti i presenti.

Sceso in fretta e furia dal veicolo, seguito da Molly e altri colleghi sbigottiti, Sam assiste al concretizzarsi della propria visione, il ponte collassa condannando tutte le persone rimaste sul bus. Il fuoriprogramma scombussola così i piani della Morte che, si sa, non prende con umorismo questo tipo di cose e torna con prepotenza a recuperare le anime dei superstiti. In modo altamente coreografico. In sostanza, premessa e sviluppo di Final Destination 5 (girato in 3D, sensatamente) non si discostano di una virgola dalla formula vincente che a inizio millennio scosse la scena horror con il meraviglioso capostipite della serie. Questo fatto, che non può che confortare i fan e annoiare i detrattori, impone un illuminato lavoro sul lato estetico del film, con la creazione di momenti tesi e spettacolari, arene in cui far scatenare la signora incappucciata e i suoi ineluttabili tranelli.

Detto fatto, nonostante una trama routinaria e clonata il divertimento dilaga tanto da consacrare il film come migliore fra i quattro seguiti. Final Destination 5, diretto da Steven Quale (fedelissimo collaboratore di James Cameron, per il quale ha diretto il documentario Aliens Of The Deep), è in realtà un prequel – anche se non appare chiaro sulle prime – che riesce a spremere il sangue dalle rape di una serie che sembrava non aver più nulla da dire. Lo fa letteralmente, perché di sangue ce n’è da vendere nelle truculente death scenes, una più fantasiosa dell’altra, con apice in contesto ginnico-ortopedico. A beneficio di chi legge, sia chiaro che al quinto giro non c’è più nulla da scoprire o di scioccante, l’unica curiosità riguarda il cervellotico effetto domino che inchioda la vittima di turno, ma non è forse così anche per i vari Enigmisti, torture-porni, slasherini e slasheroni?

Final Destination 5 è uno spasso inaspettato che ricorda ancora una volta (tramite le parole di Tony Todd, aka Candyman, che spunta nuovamente nei panni dell’inquietante coroner) che “alla morte non piace essere presa in giro”. Il cerchio è stato chiuso con stile, la speranza, ora, è che rimanga chiuso per davvero. Più divertente che utile, ma va bene così.

Final Destination 5

Regia di: Steven Quale
Scritto da: Eric Heisserer
Interpreti: Nicholas D’Agosto, Emma Bell, Miles Fisher
Durata: 92 min.
Anno: 2011
Uscito al cinema il 7 Ottobre 2011

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