Editoria Illusioni svelate – Alessandro Pedrazzi e Alex Visani

Illusioni svelate – Alessandro Pedrazzi e Alex Visani

Un film dell’orrore fa il suo dovere quando inchioda allo schermo mente, cuore e razionalità dello spettatore.

Se riesce a smantellare il suo apparato di certezze, a offrire una nuova (terribile, paurosa, destabilizzante?) visione del mondo, c’è anche il rischio che ne cambi per sempre la vita, che diventi, nel suo e negli altri milioni di cuori coinvolti in questa oscura epifania, un capolavoro. 

Una missione che passa attraverso la distillazione alchemica di ingredienti assai diversi, tutti irrinunciabili per la qualità del risultato finale. Sentimento, adrenalina, pathos, suspence, disgusto e bellezza, macelleria e allegoria, spettacolarità e introspezione giocano ognuno la sua parte. Ma in tutti gli horror che hanno lasciato un segno c’è sempre almeno un momento dominato dal sorriso, dall’umorismo, dall’ironia. Sguaiata o sofisticata, metatestuale o citazionista, la risata, di per sé una rottura dell’equilibrio, una finestrella sulla follia, può essere la ciliegina rosso sangue su una mille foglie di paure.

Cosa accade però se un horror non riesce a regalare altro che un’incontenibile, grottesca ilarità, se ogni obiettivo naturale dell’opera è mancato? Il film viene dimenticato in fretta, più o meno con la stessa rapidità con cui è stato mal concepito e realizzato. Quasi sempre, perlomeno. A volte la bruttezza di una pellicola può raggiungere tali picchi da garantire a chi ha la ventura di assistervi un’esperienza esaltante, irripetibile. «Non c’è niente di più divertente di un brutto film horror» ha detto Tobe Hooper (Non aprite quella porta). Ed è proprio alla categoria del so bad it’s good che Alex Visani e Alessandro Pedrazzi hanno dedicato il volume Illusioni Svelate. Un saggio competente e divertente che esplora l’altro volto del cinema dell’orrore. Un‘operazione che necessita di uno straordinario bagaglio di visioni e competenze al servizio di un occhio che unisca passione e mestiere e sappia saltare a piè pari le pastoie critiche (cinema alto/basso, cult/trash, autori/registi commerciali). Caratteristiche che non mancano a entrambi gli autori.

Alex Visani è regista di corti e lungometraggi horror (Zombie New Millennium tra gli altri) nonché la mente dietro il sito The Reign of Horror che nell’ultimo decennio ha raccolto uno dei più completi database dedicati al genere attivi in Italia. Alessandro Pedrazzi è psicologo, cinemaniaco, webmaster e curatore del sito Exxagon.it. Insieme ci offrono un’analisi approfondita dei meccanismi che accomunano pellicole (di ogni datazione e provenienza geografica) che «falliscono nel rispettare il dogma principale, ossia incutere paura, e ottengono l’effetto contrario» e arrivano a trarre dal mare magnum di tali prodotti una categorizzazione.

Fuori le pellicole trash con il loro spirito riot, via le opere demenziali che giocano sul confine tra ironia volontaria e povertà d’idee, tagliati film dove l’elemento orrorifico non è predominante e quelle dove non solo non si trema, ma anche non si ride. Per far emergere, decade dopo decade, una lista di brutti film capaci di grandi guizzi che si meritano matte risate, tanto quanto affetto e rispetto. Gran parte del volume raccoglie recensioni dettagliate di questi capolavori e nel finale trova spazio una gustosa carrellata di titoli horror-trash-weird tutti con almeno un motivo per ridere. Chi scrive (non a caso della stessa generazione di Visani e Pedrazzi) ha ritrovato perle che credeva (o si illudeva) di idolatrare nella solitudine della propria mente malata e allo stesso tempo ha scoperto e riscoperto spassosi orrori perduti. Ha fatto la sua classifica e invitato gli amici a stilare orribili top ten. Ha riso molto. Ha avuto grandi momenti di nostalgia e qualche brivido. Illusioni svelate ha fatto il suo dovere…

Le illusioni svelate
(l’altro volto del cinema dell’orrore)

di Alessandro Pedrazzi e Alex Visani
I Sognatori
2011, 182 p., 11,90 euro

About SelenePascarella
Selene Pascarella è nata a Taranto nel 1977. Si è laureata alla Sapienza di Roma 23 anni dopo, con un tesi dedicata a Mario Bava, Lucio Fulci e i maestri dello spaghetti horror dal titolo "Estetiche di morte nel cinema dell'orrore e del fantastico". Giornalista per professione e per vocazione si occupa di cinema, tv, narrativa di genere e cronaca nera. Nel 2011 ha pubblicato, assieme a Danilo Arona e Giuliano Santoro, il saggio "L'alba degli zombie. Voci dall'apocalisse: il cinema di George Romero" (Gragoyle). Tra il 2012 e il 2013, Maya permettendo, ha curato il format 2.0 DiarioZ_Italia per Multiplayer.it.

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