E se Nerone non fosse stato soltanto l’imperatore che mise a fuoco Roma? Andrea Biscaro ci conduce nei meandri di una Roma in bilico tra orrore e realtà.
Dopo l’intrigante Illune (Effigi, 2011), horror ambientato nelle campagne toscane, Andrea Biscaro ritorna con un romanzo dalle pretese ben più importanti e incentrato sulla storica figura di Nerone, l’imperatore che mise a fuoco Roma.
La casa editrice Castelvecchi lo presenta al pubblico con un thriller storico, ma in realtà Nerone – Il fuoco di Roma è molto di più. Nelle oltre trecento pagine è sintetizzata la capacità di Biscaro di mischiare i generi e la sua voglia di giocare a distruggerli per poi ricostruirli creando nuove commistioni. In questo romanzo, in particolare, l’autore riesce a parlare di storia tenendosi però sempre in bilico tra il mondo reale (quello dell’antica Roma) e un altro da cui l’orrore è pronto a fare capolino.
Fin dalle prime pagine, Biscaro innesta elementi soprannaturali e violenti dando vita a un plot avvincente, dove, nonostante risulti preponderante la parte biografica dedicata a Nerone indiscusso protagonista, il lettore sa che qualcosa di sconvolgente succederà. Gli indizi sono sparsi un po’ dappertutto, dovrà essere chi legge a trovarli e interpretarli nel modo giusto. L’autore non fa altro che accompagnarci tra le stanze dell’immensa dimora dell’imperatore e tra le strade misteriose di una Roma che mai come in questo caso si rivela un luogo oscuro dove a ogni angolo sembrano esserci porte che conducono direttamente all’inferno.
Nerone – Il fuoco di Roma non è soltanto il racconto della salita al potere di Nerone e della sua deriva folle che lo avrebbe portato a distruggere la sua stessa città, ma anche e soprattutto la storia di un uomo che non voleva diventare re, ma che trovatosi in mezzo a giochi di potere più grandi di lui, dovette fare di necessità virtù, affrontando un destino beffardo e per certi versi crudele. Quello che ci presenta Biscaro non è il solito Nerone tramandatoci dalla storia, ma un personaggio nuovo e diverso, dai risvolti sorprendenti.
Con questo romanzo Biscaro si conferma autore di talento, forse più a suo agio nell’horror puro, ma capace di destreggiarsi bene anche in territori a lui meno avvezzi.
About Marcello Gagliani Caputo
Giornalista pubblicista, scrive racconti (Finestra Segreta Vita Segreta), saggi sul cinema di genere, articoli per blog e siti di critica e informazione letterario cinematografica, e trova pure il tempo per scrivere romanzi (Il Sentiero di Rose).