Editoria L’ora più buia – Claudio Vergnani

L’ora più buia – Claudio Vergnani

Claudio Vergnani chiude alla grande la sua trilogia sui vampiri.

Può un romanzo horror trasmettere emozioni uniche ed essere scritto talmente bene da trascendere ogni genere letterario e ogni gabbia in cui tanti vorrebbero intrappolarlo? In Italia sembra proprio di sì e non perché Stephen King o Clive Barker abbiano deciso di scrivere in italiano, ma perché, nonostante tutto, da qualche anno è nato un nuovo gruppo di autori in grado di battagliare ad armi pari con quei nomi (per lo più stranieri) a cui ancora adesso, per responsabilità degli editori, viene dato molto più spazio.

Uno degli esponenti di questa nuova e incoraggiante schiera di scrittori horror autoctoni è Claudio Vergnani che con L’ora più buia, edito dai tipi di Gargoyle, ha chiuso la sua personale trilogia dedicati ai vampiri. L’avventura cominciata nel 2009 dall’autore modenese si è sempre distinta dalla cascata di pubblicazioni (o presunte tale) vampiresche per una straordinaria capacità di essere fortemente legato alla tradizione, ma nello stesso tempo di uscire dai confini dell’horror, per avventurarsi in altri generi riuscendo a crearne addirittura uno nuovo in cui, di volta in volta, si aggiungono ironia, melodramma, azione, thriller e avventura.

L’ora più buia chiude in maniera esemplare la trilogia, regalandoci, ancora di più rispetto ai due capitoli precedenti, emozioni uniche. Se da un lato Vergnani prosegue il suo racconto facendo affrontare ai protagonisti l’ennesima avventura ai limiti del soprannaturale (la caccia al secolare vampiro Ruthwen), dall’altro è consapevole di dovere tanto alla tradizione letteraria e cinematografica di genere, omaggiandola nello splendido e sorprendente finale che ci riporta alla memoria gli indimenticabili momenti vissuti di fronte a pellicole quali Dracula di Todd Browning o Dracula, Il Principe delle Tenebre di Terence Fisher o infine Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola.

«È come se davanti a me ci fosse una tavola imbandita. Niente leccornie o cibi sopraffini, intendiamoci. Ma nemmeno pane secco e acqua. Cibi normali, lì, davanti a me. E non ho più le papille gustative per apprezzarli. Nessun sapore, nessun piacere. I cibi mi nutrono, ma non posso gustarmeli. Certo, è la solita storia, c’è chi sta peggio, e bla bla bla, però non è che puoi portare avanti una vita motivandoti solo e sempre pensando a chi se la passa peggio… E poi», aggiunsi quasi vergognoso, «quella paura che di tanto in tanto mi prende… paura di qualcosa che deve sempre accadere e non sai cosa e quando… ma ti sale dal petto fino in gola e ti rende difficile anche solo respirare, in un grigiore smorto che non c’è luce che possa illuminare…»

Vergnani  sapeva benissimo cosa i suoi affezionati lettori si aspettavano da questo romanzo e ha deciso di soffermarsi e approfondire i motivi che hanno spinto i protagonisti a portare la loro vita fino al limite (e oltre): ecco quindi che Vergy non è più solo il guascone alla Portos de I tre moschettieri dalla parolaccia facile e dal braccio pesante, ma anche un uomo di cinquant’anni che affronta a viso aperto il proprio destino, che si trascina per chilometri in mare aperto con una gamba rotta, che riesce perfino a dire “ti voglio bene” al suo amico Claudio e che anche quando tutto sembra ormai finito sa che deve comunque andare avanti, seguendo il suo karma. Come Claudio non è più soltanto la guida del gruppo, ma un uomo alla ricerca della sua stessa vita, combattuto tra la ricerca dell’amore (che in maniera miope non riconosce) e il dare senso alla sua caccia ai vampiri.

I personaggi che Vergnani ci ha fatto amare nei primi due libri, in L’ora più buia si trasformano in autentici miti, in antichi eroi greci degni di avere un posto dell’Olimpo della narrativa italiana, alla faccia di chi ancora insiste nel volere fare, in maniera a dir poco obsoleta, una distinzione tra “alta letteratura” e “bassa letteratura”.  Una mitizzazione che però, al contrario del concetto classico di eroe, parte dal basso, da persone normalissime, banali e piene di vizi e difetti, con cui però fin dal primo libro della saga si crea un’empatia che pochi romanzi possono vantare.

Vergnani e altri come lui (Andrea G. Colombo per citarne un altro della scuderia Gargoyle) hanno restituito all’horror italiano quello che in tanti anni i peggiori detrattori gli avevano vigliaccamente tolto. È arrivata l’ora della riscossa, ragazzi, dateci sotto!

L’ora più buia 

Autore: Claudio Vergnani

Editore: Gargoyle Books

Prezzo: € 16.00

Data di Pubblicazione: 2011

Pagine: 492

 

About Marcello Gagliani Caputo
Giornalista pubblicista, scrive racconti (Finestra Segreta Vita Segreta), saggi sul cinema di genere, articoli per blog e siti di critica e informazione letterario cinematografica, e trova pure il tempo per scrivere romanzi (Il Sentiero di Rose).

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