Cinema Frankenweenie: Tim Burton e Il Prometeo Moderno

Frankenweenie: Tim Burton e Il Prometeo Moderno

FrankenweenieProdotto dalla Walt Disney, Frankenweenie è uno dei primi cortometraggi di Tim Burton, realizzato nel 1984.

Tutti voi, ne siamo certi, avrete visto almeno uno dei lavori della sterminata e visionaria produzione cinematografica di Tim Burton. Questo corto, tuttavia, poco noto al grande pubblico, merita forse di essere riscoperto. Che sia il porcello Beetlejuice (1988) o i primi due Batman (1989-1992), il remake de La Fabbrica di Cioccolato (2005) o quello di Alice in Wonderland (2010), il surreale Big Fish (2003), il nero Il Mistero di Sleepy Hollow (1999) o il tristissimo Edward Mani di Forbice (1990), l’universo onirico e macabro di Tim Burton, la sua vibrante fantasia, hanno affascinato (e continuano a farlo) milioni di persone.

Ebbene, all’origine di tutto questo c’è Frankenweenie, che assieme a Vincent (1982), costituisce uno dei primi lavori di Burton. Il cortometraggio vuole omaggiare, e apertamente vi si ispira, il mito di Frankenstein: Victor Frankenstein (Barret Oliver, noto ai più nel fortunato ruolo di Bastian ne La Storia Infinita e qui in un’ottima forma) è un ragazzino che si diverte a girare dei film con il proprio amato cane Sparky. Quando l’animale muore investito da una macchina, il tragico evento segna il ragazzo in modo devastante, e così il giovane Victor, dopo aver assistito al celebre esperimento di Galvani sulle rane durante una lezione di scienze, decide di riportare in vita il suo cane (proprio come Colin Clive nel Frankenstein di James Wahle del 1931). Ci riesce, ma presto il redivivo Sparky non passa inosservato ai vicini ignoranti e ai genitori apprensivi (tra i quali una giovane Shelley Duvall, divenuta celebre nel ruolo di Wendy in Shining). Ma se i genitori di Victor accettano alfine il cane risorto, i vicini inorriditi prendono a perseguitarlo con bastoni e rastrelli; il cane fugge e trova riparo nel tetro mulino a vento di un campo da minigolf (più simile ad un cimitero, in realtà, con la nera cancellata di ferro battuto). Un incendio e l’atto eroico del cane faranno ravvedere i vicini furibondi e il lieto fine è assicurato, coronato – tra l’altro – da una cagnetta dal singolare pelo che rimanda chiaramente ai capelli de La moglie di Frankenstein, omaggiando così la pellicola di Whale del 1935.

Il film, una fiaba nera, triste e grottesca, ironica e citazionista, già mostra tutte le potenzialità e lo stile unico ed inconfondibile del Burton che verrà. In esso ritroviamo il topos, classico del cinema di Burton, del diverso e della sua solitudine: quasi tutti i film del regista californiano e gli antieroi che ne sono i protagonisti, infatti, possono proprio essere letti come un’intensa apologia della diversità. E così il cane è condannato perché diverso. Perché vivo nonostante avrebbe dovuto essere morto, perché sfida la logica e le convenzioni. Così come Edward e le sue strane mani affilate. Non ci si deve stupire, allora, se Tim Burton abbia letteralmente adorato il mito Frankenstein, tanto da girarci questo intenso corto.

Burton, da sempre ossessionato dalla morte e dal mondo dei morti contrapposto a quello dei vivi (l’esempio più palese è Beetlejuice) gira questa storia, immergendola in atmosfere gotiche, infarcite di venature horror. L’effetto deriva dal tema macabro, certamente, ma anche da una scenografia volutamente cupa, lugubre, fatta di cimiteri notturni, di grigie tombe con croci celtiche e di un’oscurità opprimente, resa ancor più intensa dall’espressivo bianco e nero della pellicola. Sarà forse per via di questo tenore macabro che in America il film fu incredibilmente vietato ai minori di 12 anni non accompagnati. Il cortometraggio venne presentato per la prima volta nelle sale cinematografiche assieme al film Nightmare Before Christmas e infatti, mentre è quasi impossibile reperirlo in Vhs o Dvd, lo si può facilmente trovare, assieme a Vincent (altro corto interessante) nell’edizione speciale in Dvd di Nightmare Before Christmas.

Tuttavia, doveste avere problemi a rintracciarlo, ecco un regalo per voi. Vi lasciamo con il corto in questione, integralmente disponibile – diviso in tre pezzi – su Youtube.

Buona Visione!

Prima parte:

httpv://www.youtube.com/watch?v=r34yz-xC4xQ

Seconda parte:

httpv://www.youtube.com/watch?v=xVAixkBXYMg

Terza e ultima parte:

httpv://www.youtube.com/watch?v=ODB4_TBYzXI

 

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