Cinema Bruce Campbell: intervista al feticcio!

Bruce Campbell: intervista al feticcio!

Con soli tre film (la trilogia di Evil Dead) è divenuto l’icona grottesca e surreale del cinema horror anni ’80.

Grazie a quella sua faccia di gomma alla Jim Carrey, Bruce Campbell – attualmente impegnato nell’ultimo progetto My Name Is Bruce – si è scavato un posto nel cuore pulsante dei cultori dello splatter più disimpegnato e ironico, tagliandosi addosso un personaggio scanzonato e gigione che gli ha consentito di recitare in telefilm come Hercules senza doversi vergognare più di tanto.

Prima di partecipare alle riprese di Spiderman, Bruce ha collaborato con Don Coscarelli che lo ha voluto nel progetto Bubba Ho Tep (film ispirato a un breve romanzo dello scrittore texano Joe Lansdale) e in cui Bruce stupisce per la misurata bravura con cui interpreta un Elvis invecchiato e rancoroso.

Nell’ultimo film di Don Coscarelli, BUBBA HO-TEP, tu interpreti un ruolo che ogni attore sognerebbe, quello di Elvis. E in un film dell’orrore, perdipiù!

Sì, io interpreto questo vecchio svitato – un settantenne in una casa di riposo che crede di essere Elvis… o forse è davvero lui, chissà. Assieme a un altro paziente, Ossie Davis, che crede di essere JFK, combattiamo una mummia malvagia, Bubba Ho-Tep appunto, che si nutre dell’energia vitale dei vecchi ricoverati.

Come è stato lavorare con Coscarelli, e con una leggenda come Ossie Davis (FA LA COSA GIUSTA)?

In entrambi i casi, una pacchia. Lavorare con Don Coscarelli è come lavorare con un fratello o un cugino. Ossie, beh, lui ha classe, in tutto ciò che fa! E’ stato un vero piacere, quindi, credimi.

Ho letto che hai accettato di fare BUBBA HO-TEP proprio perché era un copione così bizzarro, e che abbiamo bisogno di film dell’orrore che non siano fatti con lo stampino. Come buona parte dei film che vengono sfornati da Hollywood di questi tempi…

Perfettamente vero. C’è bisogno di roba nuova, di idee. Non si può pretendere che i ragazzi continuino ad andare al cinema a vedere la solita roba… non sono stupidi come pensano gli adulti.

Don Coscarelli è diventato una figura di culto presso il popolo dell’horror grazie alla saga di FANTASMI. Tuttavia BUBBA HO-TEP ha avuto non pochi problemi di distribuzione negli States. Eppure sta conquistando una fama sempre crescente in tutti i festival in cui è proiettato: al festival di Bruxelles il pubblico gli ha riservato applausi a scena aperta. Pensi che, sebbene il soggetto del film sia un’icona della cultura popolare quale è Elvis Presley, la mistura di horror e commedia potrebbe essere più adatta a noi europei, più abituati a questo genere di esperimenti?

Non direi, il film è piaciuto parecchio anche al pubblico americano. Il problema sono quelle teste di cavolo dei distributori… da prenderli a bastonate per quanto sono ottusi! Comunque adesso le cose vanno meglio ed è uscito il DVD del film. Davvero ricco e zeppo di contenuti. Compratelo, ne vale la pena…

BUBBA HO-TEP è bizzarro e divertente, ma al contempo tratta temi tutt’altro che leggeri, come la terza età, e cerca anche di riflettere sulle icone popolari del Ventesimo secolo. Insomma, non è detto che i film dell’orrore debbano per forza essere delle scemate, e che si può puntare sulle idee piuttosto che su costosi effetti speciali. Quali altri horror hanno adottato un approccio simile di recente, secondo te?

Non molti, a parte IL SESTO SENSO. Non aveva effetti speciali, ma era un film intelligente e soprattutto pauroso.

Parlando di horror «pensanti» , negli ultimi anni, in molti hanno indicato nel Giappone la vera forza rigeneratrice del genere, con pellicole come la trilogia di RING, che è stato rifatto di recente dalla Dreamworks. Tu che ne pensi? Come giudichi la versione americana di RING?

Ti dirò, ultimamente non guardo molti film dell’orrore, diciamo che sono un po’ fuori dal giro ormai. Ma nel 99% dei casi è tutta aria fritta, sono solo prodotti di intrattenimento senza alcuna pretesa. E’ il discorso che facevo prima. Mancano le idee. E quelle poche che ci sono, spesso sono male utilizzate…

Oggi la scena indipendente è molto diversa rispetto al periodo in cui Sam Raimi diresse LA CASA. Quali prospettive offre per quei cineasti che vogliano girare film a basso costo?

Ti dirò, è una situazione davvero triste. I registi li troverebbero anche i soldi per finanziare i loro progetti, ma il vero problema è che non ci sono canali di distribuzione, se si eccettua il DVD. C’è bisogno di trovare una nuova strada per far sì che questi prodotti indipendenti arrivino al grande pubblico.

Last but not least, la domanda da 1 milione di dollari: qual è stato il libro o il film horror che ti ha cambiato la vita?

Mah, a dire la verità non credo ci sia stato un film dell’orrore che mi abbia davvero cambiato la vita, a parte forse LA CASA, che mi ha dato l’opportunità di affacciarmi nel magico mondo del cinema. Per quel che riguarda i libri, direi Nothing Like it in the World di Stephen Ambrose.

FILMOGRAFIA MINIMA

Lanciato sul grande schermo dal suo amico Sam Raimi – un sodalizio che dura ormai da vent’anni – Bruce Campbell è apparso in decine di serial TV e di pellicole. Quello che segue è un elenco dei principali film usciti in Italia (o che usciranno) in cui è apparso:

  1. 1982 – La Casa 1 regia Sam Raimi
  2. 1987 – La Casa 2 regia Sam Raimi
  3. 1988 – Maniac Cop regia William Lustig
  4. 1990 – Mindwarp regia Steve Barnett
  5. 1990 – Darkman regia Sam Raimi
  6. 1993 – L’Armata delle Tenebre regia Sam Raimi
  7. 1994 – Mister Hula Hoop regia Joel Coen
  8. 1995 – Pronti a Morire regia Sam Raimi
  9. 1995 – Congo regia Frank Marshall
  10. 1996 – Fargo regia Joel Coen
  11. 1997 – Fuga da Los Angeles regia John Carpenter
  12. 1999 – Dal Tramonto all’Alba 2 regia Scott Spiegel.
  13. 2002 – The Majestic regia Frank Darabont
  14. 2003 – Tutta colpa di Sara regia Reginald Hudlin
  15. 2004 – Spiderman 2 regia Sam Raimi
  16. 2005 – Man with the Screaming Brain regia Bruce Campbell
  17. 2006 – The Woods regia Lucky McKee
  18. 2007 – My name is Bruce regia Bruce Campbell

About Andrea G. Colombo
E’ qui praticamente da sempre. Ha dato vita a Horror.it, Horror Mania (la rivista da edicola) e Thriller Mania. E visto che si annoiava, ha pure scritto il romanzo Il Diacono. Si occupa della gestione del sito rinchiuso nel suo antro dal quale non esce quasi mai. Risponde alle mail con tempi geologici.

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