“Ho deciso di tornare a parlare dell’impossibilità del ritorno all’infanzia” dice Oscar Sanchez.
E’ ormai innegabile come l’horror spagnolo stia vivendo una stagione decisamente propizia e produttiva: merito di chi, come Guillermo Del Toro e la sua Tequila Gang, hanno avuto il coraggio e il fiuto di investire in una realtà ricca di nuove idee, e di chi, di idee nuove e valide, ne partorisce continuamente, quasi senza soluzione di continuità. E’ il caso di Sergio Sanchez, già sceneggiatore dell’ acclamato The Orphanage, ora in procinto di misurarsi con la sua prima esperienza alla regia.
La pellicola, intitolata Homecoming, narrerà le gesta di due fratelli, di dieci e otto anni, che di ritorno da una vacanza con i proprio genitori, si ritroveranno in un mondo dove è scomparsa ogni traccia della presenza umana. Sanchez, sceneggiatore unico del progetto, torna quindi a quello che sembra rappresentare uno dei temi a lui più cari, quello dell’infanzia e dei suoi difficili rapporti con una realtà adulta che ha perso ogni traccia di innocenza infantile. “Così come in passato, e in The Orphanage soprattutto” ha dichiarato il neo regista ” ho deciso di tornare a parlare dell’impossibilità del ritorno all’infanzia, e alla sua purezza“.
ho deciso di tornare a parlare dell’impossibilità del ritorno all’infanzia, e alla sua purezza
Il film sarà prodotto dalla Rodar Y Rodar, giovane e brillante casa di produzione catalana, che ha stanziato un budget indicativo di 10-12 milioni di dollari: per tagliare i costi, tutte le riprese saranno effettuate a Barcellona e dintorni. A Breve Sanchez inizierà a lavorare sulla sceneggiatura di 3993, la ghost story di Del Toro che dovrebbe chiudere la trilogia del regista messicano dedicata alla Spagna.
Rimanendo in tema, la attivissima Rodar Y Rodar ha in programma la produzione di un’altra pellicola totalmente made in Spain, Julia’s Eyes, prossimo lavoro alla regia di Guillem Morales, messosi in luce nel 2005 con il thriller The Uncertain Guest, che a suo tempo ha ottenuto giudizi entuasiastici un po’ in tutti i festival a cui ha partecipato.
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.
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