Dal Canada una vera e propria boccata d’aria fresca.
L’horror-musical di Jerome Sable stupisce e diverte.
E’ possibile infilare in un solo film horror, musical, commedia e thriller? A quanto pare sì e Stage Fright di Jerome Sable è qui per dimostrarcelo. Il film del giovane regista canadese si muove con agilità tra canzonette e coltellate, tra danze e squartamenti come se fosse del tutto naturale. Sable mescola l’umorismo alla Parker&Stone con le atmosfere dello slasher moderno, infarcendo il suo film di citazioni e omaggi più o meno velati al mondo dell’horror. La storia di Camilla, simil-Cenerentola che si trova a ripercorrere le orme della madre, famosa cantante brutalmente assassinata anni prima, è solo lo spunto per quello che presto diventa un grande Luna Park di musica, colori e sangue.

L’horror e lo slasher sono film adatti a un pubblico di “soli uomini”oppure c’è spazio anche per le donne, in sala? Il saggio di Valerio De Simone pone un’accurata analisi del fenomeno slasher da un pnto di vista decisamente insolito.
Una commedia horror che viaggia a metà tra Project X e Paranormal Activity. Un film divertente. E questo basta.
Da Sally di Non Aprite quella porta a Nancy Thompson di Nightmare, passando per Laurie, la sorellina di Michael Myers ad Alice, l’antagonista di Jason in Venerdì 13, il saggio edito da Aracne indaga la moderna figura dell’eroina dei film dell’orrore: la donna che lotta e vince (quasi sempre) il mostro.



