Poche storie. Rob Zombie ci ha fregati tutti. In pieno.
L’esordio di Rob Zombie sul grande schermo è stato una piacevole e decisamente inaspettata mosca bianca.30 Ottobre 1977. Due giovani coppie sono in viaggio nell’infinita e indefinita provincia americana, mosse esclusivamente dallo spirito d’avventura e dalla ricerca delle più disparate leggende del folclore a stelle e strisce. A corto di benzina, trovano aiuto in una sperduta e colorita stazione di servizio, gestita dallo strambo clown Captain Spaulding (Sid Haig). Una volta dentro, scoprono che il luogo ospita anche un bizzarro museo degli orrori, con tanto di giro turistico tra alcuni dei peggiori serial killer della storia americana, tra i quale spicca il Dr. Satan, sorta di celebrità locale. Decisi ad approfondire la conoscenza di questo terribile individuo, i quattro ottengono da Spaulding le indicazioni per raggiungere l’albero dove anni prima il feroce dottore sarebbe stato impiccato.
E’ un film di Tarantino al 100%, e niente, finché non è uscito, avrebbe potuto garantirlo.Austin, Texas. “Jungle” Julia (Sydney Tamiia Poitier), musicista e celebrità locale, e le sue amiche Shanna e Arlene , decidono di passare una serata come tante altre, tra il Guero’s e il Texas Chili Parlor, tracannando alcool, fumando erba, e provocando innocue e inestinguibili tempeste ormonali a conoscenti (tra cui un divertente e divertito Eli Roth) e non. La loro irruente e sfrontata sensualità attira l’attenzione dello schizofrenico Stuntman Mike (Kurt Russel), che prima le pedina di locale in locale, ottiene da una di loro una bollente lap dance, poi le coinvolge in un mortale e spettacolare frontale a velocità folle, uccidendole sul colpo.
Bubba Ho-Tep, è un film come non se ne fanno più. Un film come quelli di una volta, quando alla mancanza di budget stratosferici ed effetti speciali scintillanti, si “sopperiva” con le idee e la passione.Prendete un maestro della letteratura postmoderna come Joe R. Lansdale, aggiungete un attore cult per eccellenza come Bruce Campbell e poi, amalgamate il tutto con un regista che possiede il gusto del bizzarro come Don Coscarelli (Phantasm e seguiti)… otterrete una pellicola improbabile e strampalata, grottesca nel DNA ma elegante nell’anima.