Serie TV Under the dome 1×09 – The Fourth hand

Under the dome 1×09 – The Fourth hand

dome hand 4La Quarta Mano ci avvicina al finale e al segreto dell’uovo, ma lo fa con i soliti immancabili difetti.

Lo spettatore accanito di Under the Dome è uno spettatore molto paziente. Attende con ansia che il serial proponga qualcosa di intelligente, originale, che davvero valga il tempo utilizzato per guardarlo e prosegue impavido nella visione. Ma, alla nona puntata, lo spettatore di Under the Dome è anche un illuso. In nove puntate, la serie è stata in grado di proporre solo ed esclusivamente tre cose: noia, stereotipi e forzature.

Persino la chiara e precisa svolta attuata per indirizzare l’opera verso i lidi nebbiosi del mistery si è rivelata inutile. Perché il problema di fondo non è la mancanza di spunti, bensì la mancanza di idee e mestiere. The fourth hand presenta delle novità, una certa svolta definitiva che incanala le storyline verso il finale di stagione. E lo fa in tre modi particolari: introducendo un nuovo personaggio principale, portando le “sibille epilettiche” a scoprire l’occorrente per svelare, forse, il segreto dell’uovo nero e aggiungendo un particolare, che pare una forzatura dell’ultimo minuto, alla storia di Junior.

dome hand 3Il nuovo arrivo a Chester’s Mill non è, ovviamente, venuto da fuori città, e questo porta con se un interrogativo problematico. Da dove è arrivata la bionda Maxine (Natalie Zea), che pare tenere in scacco sia Big Jim che Dale? Non si deve essere scettici sulla bravura degli sceneggiatori, infatti anche questa volta hanno pensato alla soluzione migliore: la donna è rimasta nascosta in una casa per una settimana, e nel frattempo si è fatta i fatti di tutti, spiandoli. È giusto soffermarsi un istante su quanto appena letto. Maxine è, a quanto sembra, la mente dietro i traffici illeciti a Chester’s Mill e anche al “recupero crediti” che ha accidentalmente causato la morte del marito di Julia, ucciso da Dale. Di conseguenza conosce i segreti di due personaggi importanti. Inoltre, è stata abbastanza sveglia da pararsi le spalle in caso qualcuno voglia toglierla di mezzo. E fin qui tutto splendidamente interessante. La cosa curiosa è proprio il modo in cui è stata introdotta questa novità: nascosta per otto giorni in una casa vuota, otto giorni in cui ha pure trovato il modo di scoprire tutto quello che sta succedendo nelle vite degli altri. Davvero non si è riuscito ad inventare niente di meglio? Perché una cosa del genere è palesemente una forzatura ridicola, oltre che una sciocchezza.

dome hand 1Maxine si fa trovare in casa di Big Jim e lo convince a continuare gli affari approfittando della situazione. Jim decide così di chiedere alla popolazione di consegnare spontaneamente le proprie armi, in modo non solo da rendere più sicura la città ma anche di dimostrare una certa coscienza civica, uno spirito di gruppo che ha il sapore di falsità. Infatti, la raccolta delle armi, che verranno poi stipate tutte quante nel bunker dei Rennie, è il primo passo di un piano più grande, capeggiato dalla bionda approfittatrice. Dale, che vuole controllare il Grande Jim da vicino, resta coinvolto, svelando il suo rapporto con Maxine. Nel mentre, Norrie e Joe scoprono grazie a Julia che l’uovo e la mini cupola sono scomparsi e dopo una ricerca infruttuosa, si accorgono con sorpresa che gli oggetti misteriosi erano più vicino di quanto pensassero: Joe, in preda al sonnambulismo, ha portato il tutto nel capanno di famiglia. Lasciando perdere il come sia riuscito a farlo, lui, Norrie e la new entry nel club epilessia, Angie, si rendono conto che le loro mani sono delle chiavi. A contatto della mini cupola, la accendono di potere, ma a quanto pare manca un quarto personaggio, la fourth hand del titolo. Palesemente, e senza che nessuno lo dica, si tratterà di Junior, e si viene aiutati a capirlo dal particolare in più riguardo la storia del giovane. Sua madre dipingeva, e James mostra ad Angie un quadro particolare che ritrae il ragazzo sotto una pioggia di stelle rosa. Che famiglia meravigliosa, il padre criminale, la madre veggente e il figlio psicopatico. Così, con l’ennesima forzatura probabilmente inventata all’ultimo minuto, Junior si ritaglia un posto di rilievo nella storyline principale, sperando che le sue continue moine nei confronti di Angie non riaprano patetiche e noiose narrazioni secondarie.

Ci avviciniamo alla fine di questa prima stagione di Under the Dome, ma è ancora presto per tirare le somme. Anche perché, come a volte succede, negli ultimi episodi si da il meglio e si condensano tutti gli elementi migliori. Certo, se il meglio di Dome sono noia e cliché e gli elementi migliori sono forzature, forse anche gli spettatori accaniti sopra citati diventeranno spettatori disillusi.

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