Editoria Diario di guerra contro gli zombie – Nicola Furia

Diario di guerra contro gli zombie – Nicola Furia

Diario di guerra contro gli zombieÈ l’Italia la vera protagonista di questo romanzo che tratteggia un quadro desolante della politica nostrana con onestà e ritmo.

Non bisogna farsi ingannare dal titolo, il libro è più di un semplice diario, è infatti una raccolta di testi del periodo rocambolesco che segue l’apocalisse zombie: troviamo conversazioni in chat, email, trascrizioni di interrogatori. La raccolta di documenti ricostruisce in ordine cronologico gli eventi che hanno luogo a Rieti, all’interno della caserma locale dei carabinieri, guidata con pugno di ferro da Nicola Furia, “Tenente Colonnello dei Carabinieri del Comando Provinciale di Rieti (Lazio)”, come ricorda lui stesso con zelo militare.L’intuizione di Nicola Furia per sopravvivere alla rapida e inattesa avanzata degli zombie è quella di sospendere in via definitiva i valori della vita democratica e instaurare una rigida legge marziale all’interno della caserma. Ogni trasgressione è punita con la condanna a morte: i sentimenti di compassione nei confronti dei civili devono essere repressi. Asserragliato all’interno della caserma, Furia è a capo dell’unica istituzione ancora attiva e guida con piglio deciso i suoi uomini verso non solo la loro salvezza, ma anche il controllo della città: con una strategia vincente, riesce a fare piazza pulita di gran parte degli zombie che infestano la città. Lucido e determinato, ma soprattutto sordo a ogni istanza di pietà, il tenente colonnello riesce, nel giro di pochi mesi, a vincere la guerra agli zombie ritagliando una zona sicura dove poter accogliere i civili e riprendere, per quanto possibile, le normali attività. Ma è proprio nel momento di massimo successo che la dittatura militare imposta da Furia dà segni di cedimento.

carabinieri_6Diario di guerra contro gli zombie ha l’indubbia qualità di essere squisitamente italiano. Nonostante ci siano parecchie strizzatine d’occhio verso altre zombie novel di matrice straniera, il libro ha una sua specificità locale che trova sfogo in una domanda piuttosto scomoda: gli italiani sono in grado di gestire una democrazia? La risposta dell’autore sembra essere negativa. Il richiamo al fascismo è palese: l’uso della violenza come soluzione di ogni tipo di conflitto, la figura di un leader carismatico con tendenze alla megalomania, un certo disgusto verso le istituzioni democratiche. Sono inoltre frequenti i riferimenti all’incapacità dei politici a governare, all’avidità della classe dirigente, alla miopia di chi ricopre cariche pubbliche. Più che nelle descrizioni delle tecniche di combattimento e di organizzazione militare, è nell’analisi politica che emerge l’esperienza di Nicola Furia autore. Chi ha scritto Diario di guerra contro gli zombie è infatti un ex carabiniere: è quasi automatico supporre che le analisi contenute nel romanzo siano le conclusioni di chi si è trovato spesso nel mezzo tra le astuzie della criminalità e le furberie dei potenti. Ma l’ossessione per la politica non è la sola caratteristica tipicamente italiana nel libro; c’è anche, in misura minore, il gusto per la religione, onnipresente anche nel momento in cui la Chiesa come istituzione è scomparsa. Nel rispetto dell’immaginario cattolico, è una prostituta redenta e miracolosamente sopravvissuta a rappresentare la fede religiosa, mentre in preda a una sorta di delirio mistico declama brani biblici e si improvvisa profetessa, prevedendo quello che sarà effettivamente il finale del libro. Non bisogna però credere che questo romanzo sia un trattato di politica e religione: Diario di guerra contro gli zombie è principalmente un libro di azione, carico di ritmo, ricco di punti vista e registri narrativi diversi. L’idea di utilizzare scritti e trascrizioni come documenti ritrovati dà un taglio vivido alla storia e, inoltre, camuffa molto bene qualche ingenuità in fase di editing.

Al di là dello stile, a volte eccessivamente retorico e didascalico, il pregio di questo libro sta nell’aver riportato la figura dello zombie alla sua connotazione originale, cioè una metafora per descrivere una società in crisi. Il merito di Nicola Furia è quello di aver trovato un equilibrio tra gli standard della zombie novel e una necessità di rielaborazione locale, utilizzando l’apocalisse zombie per stanare i problemi che zavorrano la nostra nazione.

Diario di guerra contro gli zombie - VOTO: 3,5/5

Anno: 2013 - Nazione: Italia - Pagine: 190 - Prezzo: € 14,00
Autore: Nicola Furia
Edito da: R.E.I.
Traduttore:
Data di uscita in Italia: Giugno 2013 - Disponibile in eBook: disponibile

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